Cortei pro Palestina, ora parla Piantedosi: “sono turbato, ma…”

Cortei pro Palestina, il Ministro dell'Interno Piantedosi parla di quanto accaduto: "le immagini non sono piaciute neanche ai Poliziotti"

StrettoWeb

Matteo Piantedosi ha approfondito la vicenda che lo ha visto coinvolto in questi giorni, con le cariche della polizia ai manifestanti pro Palestina. Il Ministro dell’Interno ha parlato a “Cinque minuti”. Quelle sugli scontri al corteo di Pisa sono “immagini mai belle da vedersi, sono rimasto turbato e sono immagini che non piacciono neanche ai Poliziotti, ha detto. Però “è molto importante non fare processi sommari, fare appello a tutti che non ci sia la strumentalizzazione di questi episodi. Non trascinare le forze di polizia nell’agone politico”.

Nessuna stretta sui cortei, nessun cambio di passo rispetto al passato. Ha tenuto a precisarlo questo, Piantedosi, in riferimento alle accuse dell’opposizione. “Nella maniera più assoluta, è un dato privo di fondamento. Sia a Firenze che a Pisa, gli incidenti sono avvenuti in presenza di manifestazioni in cui i partecipanti hanno tentato di superare lo sbarramento delle forze di polizia a tutela di obiettivi sensibili” ha detto il ministro, a quanto si apprende, nella sua informativa in Cdm.

In particolare, ha aggiunto, a Firenze i manifestanti hanno preavvisato la questura “solo 24 ore prima del suo inizio” e “durante lo svolgimento del corteo, dopo aver acceso numerosi fumogeni e imbrattato un esercizio commerciale, hanno cercato di raggiungere il Consolato Generale Usa, già oggetto di attentato incendiario” il 2 febbraio scorso, “non rispettando quanto comunicato in sede di preavviso in merito al luogo di conclusione della manifestazione” provando “più volte a sfondare il cordone di sicurezza posto a protezione dell’obiettivo sensibile”.

A Pisa, ha aggiunto il ministro, per la manifestazione non era stato presentato alcun preavviso alla Questura, la quale, avendone avuta notizia, ha cercato più volte di contattare gli organizzatori per ottenere informazioni in merito al tipo di iniziativa che sarebbe stata svolta e al relativo percorso ma invano. Gli stessi manifestanti, durante lo svolgimento del corteo, non hanno voluto fornire indicazioni su dove fossero diretti e si sono sottratti ai reiterati tentativi di mediazione da parte di personale della Digos, provando, nonostante gli ammonimenti da parte del dirigente del servizio e la richiesta espressa e ripetuta di non dirigersi in Piazza dei Cavalieri, di forzare il blocco delle Forze di polizia e venendo volutamente a contatto con i reparti mobili”.

Piantedosi: “inaccettabili, perché false e strumentali, le polemiche contro il Governo”

Poi il Ministro dell’Interno difende se stesso e il suo Governo dalle pesanti accuse. C’è stato chi, come al solito, ne ha approfittato per tirare fuori il fascismo: nessuno ha interesse ad alzare il livello di tensione, tantomeno il Viminale che, insieme a tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine, ha come prioritario obiettivo che ogni evento si svolga in maniera pacifica”, ha spiegato Piantedosi. “Il governo non ha cambiato le regole di gestione dell’ordine pubblico”, ha spiegato. “I responsabili della sicurezza agiscono sul territorio sulla base di valutazioni fatte sul posto e non seguendo fantomatiche indicazioni da parte delle autorità politiche”, ha poi sottolineato.

Sono del tutto inaccettabili perché false e strumentali le polemiche sollevate contro il governo con l’obiettivo di accreditare nell’opinione pubblica la narrazione di una presunta strategia tesa a impedire la libera manifestazione del pensiero. Ed è ancor più inaccettabile che per queste finalità di natura politico-elettorale ci si spinga perfino ad attaccare il ruolo e la professionalità delle forze di polizia”, ha continuato, aggiungendo: “Ho condiviso pienamente le parole del presidente Mattarella. Come il Capo dello Stato sono convinto che l’autorevolezza delle forze di Polizia non si nutre dell’uso della forza”.

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