I cortei Pro Palestina, la Polizia e l’irritazione di Conte e Schlein | VIDEO

Cortei Pro Palestina a Firenze e Pisa, la Polizia carica i manifestanti e Conte e Schlein si arrabbiano: "basta manganellate"

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La carica della Polizia ai manifestanti pro Palestina in Toscana
StrettoWeb

Oggi a Pisa e Firenze si sono tenuti cortei Pro Palestina. Nel corso delle manifestazioni i partecipanti sono stati caricati dalla Polizia, che ha creato uno sbarramento per evitare l’accesso a Piazza dei Cavalieri. Il corteo, formato da sindacati di base, studenti e comunità palestinese, è partito da piazza Santissima Annunziata per raggiungere, sfilando per il centro, piazza Ognissanti e ha poi proseguito il percorso sul lungarno verso il consolato.

La reazione di Conte e Schlein

Immancabile l’intervento di Conte e Schlein, che hanno puntato il dito contro il Governo. “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”, ha detto Conte su X.

Basta manganellate sugli studenti. Le immagini di Pisa sono inaccettabili: studenti e studentesse intrappolati in un vicolo e caricati a manganellate dalla polizia. Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi affinché chiarisca. C’è un clima di repressione che abbiamo già contestato mercoledì scorso al ministro in Palamento. Difendiamo la libertà di manifestare pacificamente”, le parole invece della Schlein su Instagram.

La lettera del Liceo Artistico Russoli di Pisa

“Siamo docenti del Liceo Artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli”. Comincia così la lettera del Liceo Artistico Russoli di Pisa relativamente all’episodio odierno.

“Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria”.

Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città?”, si chiude la missiva.

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