Elezioni Europee, Bandecchi vuole candidare Sgarbi (e forse anche De Luca)

Elezioni Europee, Stefano Bandecchi vuole candidare Vittorio Sgarbi: "con lui superiamo il 4%". E se si inserisse anche De Luca per un trio esplosivo?

StrettoWeb

Trattative in corso in tutti i partiti in vista delle importanti elezioni europee del prossimo Giugno. Cateno De Luca con Sud chiama Nord e Stefano Bandecchi stanno lavorando per dare vita ad una lista competitiva per superare il difficile sbarramento del 4%. Il sindaco Taormina, dopo varie trattative, sta valutando il da farsi e non è detto che ci possa essere un avvicinamento proprio con il primo cittadino di Terni. Un amico in comune è sicuramente Vittorio Sgarbi, sottosegretario dimissionario, e pronto a rimettersi in gioco.

Bandecchi in un’intervista al Fatto Quotidiano conferma che vorrebbe candidarlo alle elezioni europee. “L’ho chiamato, ha detto che ci avrebbe riflettuto, ma io un posto per lui ce l’ho sempre libero”, rimarca il sindaco di Terni. Secondo Bandecchi, Sgarbi non è stato protetto: “negare la possibilità di fare dei convegni e delle conferenze è come tagliare le ali a un’aquila. Il sottosegretario non è una professionalità. Se va a fare un lavoro continuativo posso capirla, ma se fa un’intervista, inaugura una mostra, cioè una cosa saltuaria io non la vedo così”.

Le rivelazioni dell’ex collaboratore di Sgarbi

“Vittorio Sgarbi, nel periodo settembre-ottobre, quando ancora lavoravo per lui, stava lavorando a una candidatura per le Europee con Cateno De Luca e Stefano Bandecchi. Credo che quella sia ancora la sua exit strategy da tutta questa situazione”. A rivelarlo ad Andrea Scanzi, nel corso di una diretta sui social, è stato Dario Di Caterino, ex social media manager di Sgarbi.

E se facessero una lista comune De Luca, Bandecchi e Sgarbi?

Una cosa sembra chiara: Sgarbi potrebbe fare da collante per una lista in comune tra Bandecchi e De Luca (e Massimo Ripepi, già candidato con Alternativa Popolare). Supererebbe lo sbarramento del 4%? Forse sì e forse no, sicuramente sarebbe il movimento più esplosivo del panorama politico, alla luce dei modi di fare dei suoi illustri interpreti.

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