Elezioni Regionali Sardegna, domani si vota: 1.400 candidati, voto disgiunto e sbarramento | INFO e DETTAGLI

Sardegna: i candidati governatore sono Alessandra Todde per Pd-M5S, Lucia Chessa con Sardigna R-Esiste, Paolo Truzzu per il centrodestra e Renato Soru con la sua Coalizione sarda

StrettoWeb

Appuntamento a domani, domenica 25 febbraio, per le elezioni regionali in Sardegna. Si vota dalle ore 06:30 alle ore 22:00 per eleggere il nuovo governatore e il Consiglio regionale. Sono 1.447.761 i sardi chiamati al voto: di questi 709.840 sono uomini e 737.921 sono donne. Non è previsto il ballottaggio: la sfida fra i quattro candidati alla presidenza della Regione – Paolo Truzzu, Alessandra Todde, Renato Soru e Lucia Chessa – si deciderà al primo turno. È intanto scattato il silenzio elettorale alla vigilia del voto. StrettoWeb seguirà lo spoglio delle schede in diretta.

Regionali Sardegna: 4 candidati presidenti

Sono 1.400 i candidati per le Regionali in Sardegna del 25 febbraio che si dovranno contendere i 60 seggi del Consiglio regionale. I candidati governatore sono Alessandra Todde per Pd-M5S, Lucia Chessa con Sardigna R-Esiste, Paolo Truzzu per il centrodestra e Renato Soru con la sua Coalizione sarda.

Regionali Sardegna, 25 le liste presentate

Sono 25 le liste presentate: dieci per Alessandra Todde (M5S-A Innantis, Pd, Avs, Uniti con Alessandra Todde, Progressisti-La base, Demos, Sinistra Futura, Psi, Orizzonte Comune e Fortza Paris); nove per Paolo Truzzu (Fdi, Lega, Forza Italia, Psd’Az, Riformatori, Udc, Alleanza Sardegna-Pli, Sardegna al centro 20 Venti, Dc di Rotondi).

Cinque sono le liste per Renato Soru insieme alla sua Progetto Sardegna e Azione-Più Europa-Upc, Rifondazione Comunista, Liberu e Vota Sardigna (che racchiude Sardegna Chiama Sardegna, iRS e ProgReS); una lista Lucia Chessa, con Sardegna R-esiste.

Regionali Sardegna: la legge elettorale sarda

Un unico turno, sbarramento, vince chi prende un solo voto in più, è prevista la doppia preferenza di genere ed è consentito il voto disgiunto. Sono queste le caratteristiche della legge elettorale in Sardegna.

60 seggi da assegnare e 8 circoscrizioni

Da assegnare in Sardegna ci sono 60 seggi: sono 59 più il secondo classificato tra i candidati presidente. Otto le circoscrizioni elettorali: Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia-Tempio, Oristano e Sassari. Il totale delle circoscrizioni forma il collegio unico regionale ai fini del calcolo dei voti attribuiti ai candidati alla carica di presidente e dell’attribuzione e del riparto dei seggi fra le coalizioni e i gruppi di liste.

Nella ripartizione territoriale, che rispecchia la popolazione, Cagliari è sempre la più rappresentata con 20 consiglieri, seguita da Sassari con 12. Nuoro, Oristano e la Gallura ne avranno 6 per ciascuna, 4 saranno gli eletti nel Sulcis, 3 nel Medio Campidano e 2 in Ogliastra.

Sì al voto disgiunto

Al voto è possibile esprimere la preferenza per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro (voto disgiunto) e per la seconda volta nell’isola sarà prevista la possibilità di esprimere due preferenze purché siano destinate a candidati di genere diverso. Per essere eletto, al candidato presidente basta la maggioranza, anche relativa, delle preferenze.

Premio di maggioranza

Alle liste collegate al vincitore sarà assegnato un premio di maggioranza calibrato: il 60% dei seggi nel caso il presidente eletto abbia ottenuto una percentuale di preferenze superiore al 40%, il 55% dei seggi nel caso abbia ottenuto una percentuale di preferenze compresa fra il 25% e il 40%, nessuno sotto il 25%. La legge prevede anche una soglia di sbarramento: il 10% per le coalizioni e il 5% per le liste sciolte.

Truzzu, Todde, Soru, Chessa
Foto Ansa
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