“La politica mi manca molto, vorrei strangolare quegli incapaci dell’AGCM. Vorrei essere un uomo d’ordine e nella vita vorrei fare San Giuliano: io sono l’arte, lui una pozzanghera”. Queste le parole del critico d’arte e sindaco d’Arpino, Vittorio Sgarbi, a “La Repubblica”, dopo la decisione del Tar di rigettare la richiesta di sospensiva della delibera Antitrust sull’incompatibilità dei ruoli tra la carica di governo e quella di critico d’arte.
“Europee? Vedo un partito degli eretici composto da Paragone, Bandecchi, Vannacci, Cateno De Luca e Sgarbi. Sono omogenei ad un progetto di sostituzione politica”, conclude Sgarbi.