La figuraccia di Reggio e quel paragone che ci fa vergognare

Le piste ciclabili orribili di Reggio Calabria e la pedociclabile sul Lago di Garda: il paragone di Fabio Bensaja in un video postato sui social

La pedociclabile sul Lago di Garda: il video dell'imprenditore reggino Fabio Bensaja
StrettoWeb

Avremmo potuto continuare a parlare di Ryanair, sfruttando l’onta del momento e il grande entusiasmo. Per una volta, avremmo potuto “spingere” in positivo il nostro territorio attraverso l’annuncio di una grande notizia. Lo faremo comunque, per nostra fortuna, ma la città di Reggio Calabria ha dovuto bruscamente interrompere quel “flusso” ottimistico di questi giorni perché l’argomento principale è diventato – ahinoi – quello delle piste ciclabili, con “l’harakiri” di Falcomatà in un video social che ha fatto discutere tutti.

E che continua a far discutere, aggiungiamo. L’imprenditore Fabio Bensaja, sempre molto puntuale sui social con spunti e riflessioni interessanti, ha postato un video della pedociclabile sul Lago di Garda, “la più bella d’Europa, ma se venisse fatta a Reggio potrebbe essere la più bella del mondo”, evidenzia lo stesso cittadino. Un progetto bellissimo, con un tratto di due chilometri che costeggia il lago. Sembra molto simile a quello tra Scilla e Bagnara, sembra molto simile allo Stretto. L’opera è costata 7 milioni di euro.

“Quando si progetta qualcosa dalle nostre parti – si chiede l’imprenditoreperché non si crea semplicemente qualcosa di bello e di cui andare orgogliosi? Perché chi ci amministra non ha la capacità di sognare e non si sforza per realizzare i sogni”. E’ un paragone che calza, quello del cittadino reggino. Un panorama, quello che costeggia il lago di Garda, che ricorda – come si può vedere nel video, postato in basso – quello del nostro Stretto, di Santa Trada. Un progetto che ci potrebbe stare.

Poi però assistiamo alle piste ciclabili fatte male, con relativo spreco di denaro, incredibili scaricabarile interni all’Amministrazione e opere esteticamente orribili, e pensiamo soltanto che questo paragone non faccia altro che aumentare la nostra vergogna. Eppure basterebbe poco per invertire la tendenza…

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