Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza di un nostro lettore, Daniele, che ha deciso di condividere un suo pensiero di saluto a Reggio Calabria, nella quale ritornerà insieme alla propria compagna dopo un periodo di assenza vissuto in Veneto. Una sorta di saluto riconciliatorio tra Nord e Sud. Un messaggio a tratti malinconico ma positivo, coraggioso e incoraggiante in un momento in cui ce n’è estrema necessità.
“BENVENUTI AL NORD… ed ARRIVEDERCI PRESTO.
Quattro lunghi anni, facendo la spola, su e giù, tra Reggio e Treviso. Due anni vissuti intensamente nel bel Veneto, adottati dalla sua gente, vivendo le sue bellezze, le sue città, le sue monumentali Ville, la sua esemplare civiltà, la Laguna Veneta e le MIE amate montagne, le Dolomiti… E proprio quando cominci ad apprezzare tutto ciò, ti si presenta davanti la più difficile e insidiosa decisione: tornare alle origini, nella nostra Reggio e tra i nostri affetti più cari o rimanere nell’accogliente e agiata Treviso?
Treviso, una città forse a molti poco conosciuta, esplosa turisticamente solo negli ultimi anni, a pochi km da Venezia di cui ha finora (probabilmente ) sofferto la sua ombra. Ma come recita lo slogan della Marca Trevigiana, impresso in ogni cartello ai confini della sua vasta provincia: “Treviso… se la vedi t’innamori”
Decisione molto meditata e altrettanto sofferta, per molti sbagliata ma fatta con il cuore così come con il cuore é stato scelto il mio seppur provvisorio trasferimento che mi ha consentito comunque di coronare il sogno di una stabile convivenza con la MIA amata compagna.
Ma il sentore che saremmo tornati giù, a Reggio, insieme, non mi ha mai abbandonato e così infatti é stato. Ed inaspettatamente, a distanza di quasi due anni, eccoci qui pronti per il lungo viaggio di ritorno.
Questo viaggio, che molti affrontano in direzione opposta, genera inevitabilmente sentimenti contrastanti perché separarsi da un luogo dove si è vissuto e anche bene non è mai del tutto facile.
Adesso, con un nodo in gola ma con gioia e soddisfazione, si torna insieme a casa, nella nostra bella Calabria, dai nostri genitori, dalle mie splendide figlie, tra la nostra gente.
Abbiamo scelto la nostra Reggio che tanto ci fa disperare ma che tanto amiamo e, proprio per questo, non abbiamo deciso di abbandonare, perché scegliere diversamente ci faceva un po’ sentire infedeli ed ingrati, perché Reggio allontana i suoi figli quando ci vivono ma manca tremendamente quando ci si allontana.
A conclusione di questa esperienza é però doveroso sfatare tanti luoghi comuni:
I veneti sono davvero delle belle persone, solari, allegri, simpatici, laboriosi ed ACCOGLIENTI (non lo direste vero?). Ho trovato tra questa gente calore e umanità. Quel pregiudizio tanto temuto da chi “terrone” emigra al Nord non é stato da me MAI percepito. Ho invece conosciuto gente vera, tanta simpatia ed ho trovato tanti nuovi Amici veneti che ometto di elencare per paura di dimenticare qualche nome tra i tanti. Tutte persone che porterò nel cuore. Mi son sentito accolto e soprattutto stimato come forse non é mai successo prima d’ora nella mia città natale.
In questo periodo il cordone con la mia Reggio non l’ho mai reciso. Il continuo sali e scendi, Nord-Sud- Nord, mi ha generato la continua sensazione che Reggio e Treviso fossero un’unica città, che vivessi un’unica casa. E per questo stesso motivo il continuo confronto tra efficienze e criticità, tra diversi stili di vita e qualità civica, é stato sempre stimolato ed inevitabile. Confronto che ha spesso suscitato rabbia e soprattutto rammarico per quelle potenzialità inespresse e sopite della nostra Reggio e profonda ammirazione per la capacità, tipicamente veneta, di creare ricchezza ed eleganza, per il loro buon gusto e per la loro innata capacità di dare valore al loro territorio, preservando al contempo ogni loro bene con diligenza e grande senso civico. Sono estremamente disciplinati forse un po’ troppo per i nostri standard. Ma poi i risultati si apprezzano.
Sicuramente, data la stabilità lavorativa ed affettiva raggiunta con gli anni, questa decisione può sembrare a tanti impopolare e contro tendenza, in un’epoca In cui tanti scappano via dalla nostra città e si rischia davvero la desertificazione sociale.
Dunque, superata l’incertezza iniziale e il timore tipico di ogni difficile decisione, adesso il sentimento dominante è l’entusiasmo di tornare al Sud, senza però MAI rinnegare tutto ciò che di bello il Veneto ci ha donato e fatto conoscere e con la piena consapevolezza che le distanze geografiche si possano colmare perché “tutto il mondo é paese” e “casa” é ovunque ci si sente amati.
Arrivederci e grazie di tutto ai miei AMICI veneti, ai miei amici colleghi e grazie alla bella Treviso per averci affettuosamente adottato e coccolato.
Si torna a casa, si torna finalmente insieme nella nostra Reggio Calabria.
Daniele e Stefania“.