Inzaghi saluta la Salernitana: frecciata a Sabatini. E quelle dimissioni…

Pippo Inzaghi saluta la Salernitana dopo l'esonero: non mancano le frecciate, soprattutto a Sabatini, che oggi si è scusato con lui per il mercato

StrettoWeb

Pippo Inzaghi non è più l’allenatore della Salernitana. E’ stato esonerato ufficialmente ieri, in luogo di Liverani, ma la decisione era già maturata venerdì sera, al termine della sconfitta interna nello scontro salvezza contro l’Empoli. L’ex allenatore della Reggina paga una classifica già precaria al suo arrivo, una squadra non all’altezza, la mancata capacità di risollevarla e un mercato tardivo.

Proprio su quest’ultimo punto oggi il ds Sabatini ha detto: mi devo scusare con Inzaghi, non l’ho aiutato abbastanza. Ho portato un po’ a rilento il mercato di gennaio per una serie di episodi sfavorevoli. Avrei dovuto portate alcuni giocatori nei primissimi giorni di gennaio e non ci sono riuscito. Non ho aiutato un allenatore in difficoltà e quindi devi scusarmi con lui. Avrei dovuto farlo, ma non ci sono riuscito. Porgo le mie scuse e gli faccio i miei più sentiti auguri per una carriera importante”.

Il saluto di Inzaghi

Inzaghi ha salutato la piazza granata con un post sui social e non sono mancati retroscena e frecciate. Come quello sulle dimissioni paventate o sulle parole di Sabatini. “Il momento della separazione è sempre complicato, specie quando si subisce la decisione. Salerno in pochi mesi mi è entrata dentro. In giro per le strade, tifosi e gente comune mi fermano, con rammarico e dispiacere, per un saluto, una foto, una stretta di mano. L’unica parola che ora sento di dire dal cuore è: “grazie”. Per l’accoglienza, la stima e la fiducia”, si legge.

“Non sento il peso di un fallimento, sento la debolezza di una missione incompiuta non per mia volontà, assieme al grande senso di responsabilità per una città e una tifoseria tra le più belle d’Italia. Confermo che per due volte ho provato a scuotere l’ambiente dall’interno, paventando le mie dimissioni ma sono sempre stato persuaso a continuare perché infondo anche per me vale una sola frase: fino alla fine, ha continuato.

E sul mercato e su Sabatini: “Ho sposato il progetto con trasparenza e quest’ultima è ciò che avrei voluto, soprattutto sul mercato che, a mio avviso è stato tardivo e non in linea. A poco servono oggi le frasi consolatorie del direttore Sabatini, anche perché non vedo il senso di chiedere scusa su un proprio errore e tagliare la testa ad un altro. Io vivo per il calcio e per la lealtà che mi ha insegnato è per questo che amo la tifoseria, perché è leale e purtroppo è ciò che vorrei anche all’intero dell’ambiente ma forse sono utopico. Infine a poco servirebbe dire che la Dea bendata con noi ha girato la testa da un’altra parte. Ora spero tutto ritorni a girare come la piazza merita ed auguro ai miei giocatori di continuare il percorso di crescita iniziato 3 mesi fa assieme! Li abbraccio tutti con affetto, vi abbraccio tutti con affetto e sempre “macte animo”, ha concluso Superpippo.

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