Maria Basso uccisa con un piatto di spaghetti. Arrestata la pronipote di Catania: “volevo la sua eredità”

La pronipote 59enne di Catania dovrà rispondere di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato: Maria Basso non poteva ingerire cibi solidi

StrettoWeb

Una morte avvolta nel mistero, quella di Maria Basso, almeno fino ad oggi: la donna, una 80enne ex funzionaria della Farnesina, è deceduta nel dicembre 2022, dopo giorni di agonia in ospedale a Catania per “bronchite ab ingestis” dovuta alla nociva assunzione di cibi solidi. La storia della signora Maria è delle più intricate e, purtroppo, costituisce un grave caso di circonvenzione di incapace: la donna, residente ad Asiago in provincia di Vicenza, soffriva di una particolare patologia per cui era costretta a seguire una dieta rigidissima che prevedeva l’assunzione di soli cibi liquidi e omogeneizzati. Ma il destino ha voluto che, ad ucciderla, non fosse la sua particolare situazione ma un fatale piatto di spaghetti, consumati in un ristorante di Catania.

Perché Maria Basso si trovava a Catania?

La donna è misteriosamente sparita agli inizi di dicembre quando, dopo aver abbandonato la casa di riposo nel vicentino, aveva deciso di “lasciare tutto” e partire alla volta della Sicilia. A Catania vive la 59enne Paola, sua pronipote con cui si era ricongiunta a settembre 2022, in occasione del suo 80esimo compleanno pur non essendo stata invitata. Secondo le indagini svolte dai carabinieri di Aci Castello, in sinergia con il nucleo di Vicenza, la donna è stata convinta a trasferirsi dalla parente con la promessa che, in poco tempo, avrebbe riacquistato le forze e si sarebbe rimessa in sesto. E invece, dalla pronipote, è stata ammazzata.

Paola, arrestata nella mattinata di oggi per il reato di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato, aveva praticato il cosiddetto “lavaggio del cervello” alla zia. Prima di trasferirsi a Catania, infatti, la donna aveva effettuato una modifica al testamento, il cui lauto bottino spettava dapprima ad alcuni cugini residenti ad Asiago. Dopo aver rafforzato i rapporti con Paola, Maria Basso era stata convinta a cambiare le carte in tavola: aveva deciso di lasciare mezzo milione di euro in eredità a i poveri. Un sospetto avvalorato dal fatto che l’80enne aveva revocato di recente la nomina di un procuratore speciale che la seguiva da anni indicando al suo posto una cugina.

Il giorno della morte

Maria Basso, arrivata a Catania, è stata ospitata in una struttura presso Aci Castello. Giorno 11 dicembre 2022, i parenti siciliani – tra cui la pronipote Paola – hanno deciso di portarla al ristorante. Nonostante sapessero che la zia non poteva assumere altro che cibo triturato, l’hanno comunque invogliata a mangiare un piatto di spaghetti che, nel giro di poco, l’ha portata alla morte. Già alle 18:30 dello stesso giorno, Maria ha cominciato a stare male: trasferita d’urgenza in ospedale, dopo 5 giorni di dolori è spirata.

L’intento della pronipote era quello di inscenare una morte per cause naturali e intascare l’eredità e la verità, dopo le indagini partite dalla Procura di Vicenza, è arrivata a galla: la 59enne è ora ai domiciliari con braccialetto elettronica a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Condividi