Messina: diffide per l’esenzione del ticket, la Uil chiede un incontro al Commissario dell’Asp

Messina, l’Asp sostiene che sono state “presumibilmente” fruite indebitamente delle prestazioni in regime di esenzione per reddito e chiede la restituzione degli importi

StrettoWeb

Il segretario generale della Uil, Ivan Tripodi, il segretario generale della Uil pensionati, Giuseppe Calapai ed il presidente provinciale Adoc, Claudio Cardine, in una lettera, hanno richiesto un incontro urgente al commissario dell’Asp di Messina sulle diffide per esenzione ticket per il reddito anno 2023

Di seguito la missiva integrale:

“Egregio Commissario,

con la presente Uil, Uil Pensionato e Adoc Messina chiedono un incontro urgente con la S.V., unitamente ai Dirigenti preposti, per discutere in merito alle innumerevoli lettere che l’Asp di Messina sta trasmettendo a decine di migliaia di utenti riguardo l’esenzione ticket per reddito dell’anno 2013. L’Asp sostiene che sono state “presumibilmente” fruite indebitamente delle prestazioni in regime di esenzione per reddito e chiede la restituzione degli importi. Da verifiche fatte presso i nostri uffici, abbiamo riscontrato numerose incongruenze nelle succitate lettere inviate dall’Asp. In effetti, oltre a grossolani errori, l’Asp non ha tenuto conto che in molti casi gli utenti, oltre ad avere l’esenzione per reddito “presumibilmente errata”, erano titolari comunque di esenzione per patologia e/o esenzione per invalidità.

Pertanto, la quasi totalità delle lettere inviate vanno riviste ed eventualmente corrette. L’aspetto che però ci ha fortemente allarmato e preoccupato per i gravissimi risvolti sociali che potrà provocare riguarda “l’avvertimento” con cui l’Asp comunica che la mancata regolarizzazione del debito pregresso determinerebbe l’inibizione all’accesso a nuove prestazioni di specialistica ambulatoriale a carico del servizio sanitario nazionale. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile, in quanto a fronte dei moltissimi errori riguardo importi per lo più prescritti, si revoca l’attuale esenzione ticket ad utenti che oggi ne avrebbero diritto.

È evidente che allontanerà i cittadini dalla sanità pubblica già pesantemente decimata nella nostra provincia e sposterà l’utenza che ha la possibilità economica di curarsi verso la sanità privata, mentre chi non ha risorse economiche dovrà rinunciare a curarci: oltre il danno la beffa. Tutto ciò è inaccettabile e mina il diritto costituzionale alla salute”.

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