Messina, “Invece del Ponte” sul tavolo tecnico a Palazzo Zanca: “solo passerella”

Messina, "Invece del Ponte": "rimaniamo sbalorditi nell’apprendere che si è riunito un tavolo tecnico sul ponte nell’assenza assoluta di documenti da discutere"

StrettoWeb

“Rimaniamo sbalorditi nell’apprendere che si è riunito un tavolo tecnico sul ponte nell’assenza assoluta di documenti da discutere e con l’esclusione di tanti soggetti, in particolare le associazioni dei cittadini che si oppongono alla costruzione di un’opera devastante”. E’ quanto afferma il Comitato “Invece del Ponte – cittadini per lo sviluppo sostenibile dell’area dello Stretto”. “È l’ennesima passerella a favore di telecamere, peraltro in evidente contrapposizione ai lavori della commissione ponte del Consiglio comunale, un’altra occasione persa per aprire invece un vero ed utile confronto, finalizzato a creare le condizioni per uno sviluppo davvero sostenibile dell’area dello Stretto. È pura propaganda, è il tentativo di far credere che “ormai il ponte si fa”, e che dunque è inutile discutere“, rimarca la nota.

“Mentre i progettisti e la Stretto di Messina sono in evidente affanno, avendo mancato tutte le scadenze del cronoprogramma di nemmeno otto mesi fa, compresa l’approvazione della “Relazione di aggiornamento”, secretata da oltre quattro mesi, si vuol mettere a tacere la città che si oppone a questo progetto inutile, costoso, dannoso per l’economia messinese. Non ci si illuda: la città non tacerà. Un tavolo tecnico si convoca per esaminare planimetrie, analisi economiche, costi e benefici, impatto ambientale e sociale. Di tutto questo oggi a Messina (come a Roma) non c’è nulla”, evidenza la nota.

“Vorremmo ancora ricordare che a distanza ormai di molti mesi la Città attende ancora le risposte alle domande che proprio il Sindaco Federico Basile ha posto in occasione della sua audizione parlamentare, riportate poi nella relazione consegnata al Consiglio Comunale nell’agosto scorso. E’ inammissibile, lo ribadiamo con forza, che si mettano in piedi inutili tavoli, il cui unico intento politico sembra essere quello di mettere le mani sul bottino delle “opere compensative”, mettendovi il cappello definendo “anacronistico” il precedente elenco, nell’attesa che in altre sedi si decida la devastazione di larga parte del nostro territorio”, conclude la nota.

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