Primo giorno a Messina per Antonio D’Amato, nuovo procuratore capo della città dello Stretto. D’Amato si è soffermato sui vuoti di organico che “caratterizzano questo ufficio giudiziario da parecchio tempo, mancano quattro unità”. “La lotta alla mafia – rimarca– è una priorità ma accanto a questa ci sono tanti altri comportamenti penalmente rilevanti che scuotono la convivenza civile, come i fatti da codice rosso, la criminalità economica, la materia ambientale e la tutela della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro”, evidenzia.
“I lavori del Ponte? La prima cosa che chiederò al ministro sarà di adeguare la procura”
“I lavori del Ponte? La prima cosa che chiederò al ministro sarà di adeguare la procura con i quattro sostituti che tra poco saranno cinque che mancano perchè l’azione che si richiede agli uffici giudiziari, in particolare alla procura, non può essere efficace se la procura che conta 19 sostituti parte con un handicap di 5 unita cioè 14”, conclude d’Amato.