“Il Monaco che vinse l’Apocalisse”: il docufilm calabrese su Gioacchino da Fiore conquista Londra

Un trionfo incredibile su oltre 450 sceneggiature: il lungometraggio girato in Sila, vince ai Best Script Award di Londra

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StrettoWeb

Un successo tutto cosentino, quello che ha visto il docufilm sulla vita di Gioacchino da Fiore trionfare nella grigia, eppure internazionale, Londra. Il docufilm “Il Monaco che vinse l’Apocalisse” (in inglese “Joachim and the Apocalypse“) ha sbaragliato la concorrenza con oltre 450 sceneggiature in gara ai Best Script Award – London, edizione 2024 e vincendo il premio come “Best Historical Screenplay”. Un risultato fantastico, per il regista Jordan River e per la comunità di San Giovanni in Fiore dove, tra le vette della Sila, è stato girato gran parte del lungometraggio nel 2022.

Al successo della pellicola, oltre alla direzione e alla scrittura di River e di Michela Albanese, hanno contribuito in qualità di consulenti storici la medievalista Valeria De Fraja e il noto filosofo Andrea Tagliapietra. Un plauso, inoltre, agli enti locali quali la Fondazione Calabria Film Commission e il Ministero della Cultura che hanno patrocinato la produzione.

La trama si ispira all’apocalisse descritta da Gioacchino da Fiore, esegeta biblico vissuto nella Calabria del Medioevo. Ambientata nel 1200, si muove su più livelli narrativi: uno storico, che si basa su eventi realmente accaduti, e uno fantasy, che prende vita da stati metafisici come la dimensione onirica, ma anche l’estasi e il viaggio nei tre regni dell’immaginario dantesco, ossia Inferno, Purgatorio e Paradiso. Il film sarà presto disponibile anche nelle sale.

Grande soddisfazione è stata espressa da Rosaria Succurro, sindaco di San Giovanni in Fiore: “sono felicissima. “Il Monaco che vinse l’Apocalisse”, film sulla vita di Gioacchino da Fiore diretto da Jordan River , ha vinto a Londra il premio “Best Script Awards”. Il lavoro, di cui abbiamo seguito le riprese in città e nella nostra Sila, ha il sostegno di Calabria Film Commission. Ci auguriamo che questa pregevole e coraggiosa opera abbia tanto successo e che avvicini l’Abate a un pubblico sempre più numeroso. Gioacchino è patrimonio dell’umanità!“.

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