E’ morta la figlia di Aldo Moro, l’ex Senatore Maria Fida

E' morta Maria Fida, ex Senatore e figlio del leader Dc Aldo Moro: a darne notizia il Presidente del Senato Ignazio La Russa

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E’ morta la figlia di Aldo Moro, l’ex Senatore Maria Fida. A darne notizia, in Aula del Senato, il Presidente Ignazio La Russa, che così annuncia la morte della figlia del leader Dc Aldo Moro, scomparsa a 77 anni. “E’ morta la ex senatrice Maria Fida Moro, che commemoreremo in un’altra seduta, ma alla quale vogliamo rivolgere un pensiero deferente e qualche attimo di silenzio”, ha detto La Russa.

Morte figlia di Aldo Moro, Vincenzo Speziali (UdC): “mi hai voluto bene, anche mamma è distrutta”

Queste le parole di Vincenzo Speziali, membro della Direzione Nazionale e Responsabile Regionale Calabria dell’UdC; componente del Bureau Politique del PPE e dell’Internazionale Democristiana.

“Purtroppo è venuta a mancare la cara On. Sen. Maria Fida Moro. Tutti, dico tutti, sempre tutti, non le hanno mai ‘riconosciuto’ la dignità di una persona veramente malata in base ad una patologia oncologica. Solamente il Segretario Nazionale del mio Partito, ovvero l’UdC, cioè l’On. Lorenzo Cesa, assieme a me che gliela presentai, le siamo stati vicini, sino alla fine. E a lei stessa come al figlio Luca, mio amico e figlia del Presidente Aldo Moro, nonché ‘destinatario’ delle strazianti lettere del Presidente stesso e testimone unico delle ‘cattiverie’ a cui era destinata la sua mamma (e ne sono testimone, persino con chi la mia di madre si trova a ‘discettare’… sarebbe la persona che più l’ha fatta soffrire), sono vicino nella preghiera. Maria Fida stessa – la quale menzionò (in una punta di ‘Porta a Porta’ con Cossiga e Andreotti) a me ignaro, inconsapevole, immeritato (epperò rispetto al Presidente, sempre devoto, ed ogni giorno ‘dalla sua (giusta!) parte’- destinò parole autentiche, nel lontano Marzo 2003”.

“Cara Maria Fida e caro Luca, tutti noi siamo qui ad ‘inchinarci’ rispetto a voi e al vostro dolore, incominciando da me, testimone di una sequela di tante fandonie, le quali – notoriamente! – solamente Lorenzo Cesa ha fatto da scudo: mi auguro che i più, non si permettano ‘lacrime da coccodrillo’, bensì riflessione, costernazione e contrizione, cioè tutte all’insegna della penitenza, verso codesta indomita donna, madre, figlia, parlamentare, politica e cittadina”.

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