Un museo dentro la scuola: inaugurato il Pi.Ca.Lab. al “Pitagora-Calvosa” di Castrovillari

Un Museo all’interno di una scuola, unico in Italia nel suo genere: nasce il Pi.Ca.Lab. Museum dell’ITCG “Pitagora-Calvosa”

/
StrettoWeb

A Castrovillari è nato un nuovo museo: Il Pi.Ca.Lab. Museum dell’ITCG “Pitagora-Calvosa”. Con una grande festa, iniziata la mattina con la benedizione del sacerdote Don Giuseppe Arcidiacono e proseguita fino a tarda sera con la presentazione, il taglio inaugurale del nastro e la visita guidata. Un fiore all’occhiello per lo storico Istituto scolastico e per l’offerta culturale del capoluogo del Pollino. Un Museo all’interno di una scuola, unico in Italia nel suo genere. Un museo, già inserito nel SiMuCCà, il Sistema Museale della Città di Castrovillari, che si è presentato alla cittadinanza, con oltre trecento persone accorse all’inaugurazione, ma che presto sarà aperto a tutto il territorio regionale.

Con un’estensione di circa 400 metri quadrati il Pi.Ca.Lab. comprende tre aree laboratoriali – espositive, la Giurassica, la Qwerty e l’Ellenica, che sono state allestite fornendo un messaggio di grande comunicatività, adottando tutte le più sofisticate tecnologie ed attrezzature, le più moderne tecniche di presentazione, di mediazione culturale, di linguistica, di scenografia al fine di intercettare l’attenzione del visitatore.

L’allestimento, attraverso, exhibit interattivi e multimediali, reperti archeologici (anfore, spade elmi e scudi provenienti dalla Magna Grecia) e paleontologici (su tutti lo scheletro di un T-Rex di 7 metri ed il teschio di un Triceratopo di 1,50 metri), nonché una vasta gamma di apparecchi (calcolatrici, stampanti, computer) tecnologici, ricostruzioni
scenografiche di ambienti e un tocco d’arte, fornirà le chiavi per comprendere il mondo naturale raccontando, al tempo stesso, il lavoro del Laboratorio – Museo.

“Da nuovo dirigente di questa scuola, ho scoperto che essa è composta realmente da
figure che collaborano a prescindere dai ruoli, – ha detto il dirigente scolastico
Vincenzo Tedescoe che uniti riuniscono a raggiungere importanti e molteplici obiettivi didattici e formativi. Il Museo che andiamo ad inaugurare oggi è un contenitore che fa da acceleratore all’offerta formativa, metafora di questa scuola
come trasversalità dell’offerta, perché mette insieme il Giurassico, la Magna Grecia e la Contabilità, così come l’istituto mette insieme un Liceo, una Ragioneria ed un
Geometra che, in collaborazione quotidianamente, riescono ad offrire un’offerta
collettiva trasversale di grande qualità. E questa è una delle cose che più mi ha entusiasmato perché le situazioni trasversali danno crescita”.

E poi toccato al deus ex machina del progetto, il prof. Francesco Mazza, salutare le autorità e il pubblico presente. Visibilmente commosso ha ringraziato tutti quelli che gli sono stati vicini in quest’importante iniziativa, a partire dal dirigente scolastico Vincenzo Tedesco, al DSGA Paolo Stalteri, ai colleghi, alla famiglia, e al team che lo ha affiancato. “Cimentarsi in questo progetto è stato davvero emozionante, gratificante, e formativo anche per me”.

“Proprio ad avvalorare il concetto che la scuola ha una funzione insostituibile nella formazione della persona e nella creazione di una capacità critica, selettiva e costruttiva. Stare a stretto contatto con i miei alunni e con il tutor, dott. Domenico Donato, anche dopo le ore in classe ha fatto sì che si instaurasse con loro e tra loro, un rapporto diverso, diretto, collaborativo, riflessivo. Man mano che i lavori procedevano, ho visto nei loro occhi tutta la soddisfazione e la passione che hanno dedicato al progetto”.

“I 24 ragazzi protagonisti della realizzazione del Museo sono stati davvero unici, a riprova che nel nostro istituto ci sono eccellenze e che i nostri docenti, me compreso, sono stati bravi a valorizzare”. Anche il sindaco Domenico Lo Polito, orgoglioso dell’iniziativa della “sua” scuola ha espresso parole di elogio. “Questa è la rappresentazione di come la scuola può contribuire al meglio alla crescita dei giovani e di una comunità. Quando attraverso le sue molteplici attività si apre al territorio, con un’offerta, nello specifico quella museale, che ha reso protagonisti i ragazzi che vi hanno lavorato e che contribuirà, accogliendo i ragazzi
visitatori, a farli appassionare alla Storia, alla nostra storia che è quella che poi ci consente di guardare al futuro”.

Condividi