Leo Autelitano non è più il Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte: è stato appena revocato con un decreto del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a seguito delle gravi irregolarità nella gestione dlel’ente e in modo particolare sul personale e sui dipendenti. Il Ministero ha evidenziato come gli atti del presidente Autelitano nei confronti del personale “integrano violazioni di norme imperative poste a tutela dell’organizzazione dell’ente parco e delle relative risorse finanziarie, a valere sulla complessiva spesa pubblica nonché a presidio della funzionalità dei pubblici uffici, nel rispetto dei principi di ottimale utilizzazione delle risorse umane e di razionalizzazione della spesa del personale in vista dell’efficienza dell’azione amministrativa, in linea con il principio di buona amministrazione“.
La vicenda della gestione di Autelitano aveva già destato grande scalpore negli ultimi anni, mentre il Parco Nazionale d’Aspromonte sotto la sua gestione ha interrotto le virtuose attività dei predecessori. L’era di Autelitano non era iniziata bene: fortemente voluto da Pd e M5S, era stato nominato su indicazione del governatore regionale Oliverio proprio durante la campagna elettorale di gennaio 2020, a pochi giorni dalla vittoria di Jole Santelli. Proprio questa tempistica aveva alimentato feroci polemiche, anche perchè quella nomina era attesa da agosto 2018 e invece venne concretizzata solo nel momento clou della campagna elettorale, rompendo la tradizione.
Adesso a guidare il Parco Nazionale d’Aspromonte ci sarà l’architetto Renato Carullo nella veste di commissario straordinario per sei mesi.