Il discusso video delle polemiche, l’esposto e ora la proposta di una Commissione d’indagine. Il tema è quello delle piste ciclabili, centrale nel Consiglio Comunale di Reggio Calabria odierno. Il primo intervento sull’argomento è quello di Minicuci: “noi proponiamo l’istituzione di una Commissione d’indagine per verificare di chi sono le responsabilità e per far sì che non si perdano i soldi previsti dal Pnrr. Se i lavori sono stati sospesi e la ditta non va avanti, sicuramente qualche problema ci sarà. Se la ditta aveva un contratto, e gli elaborati sono quelli previsti nel contratto, qualcuno dovrebbe pagare e non vorrei che fosse Pantalone a pagare”. La Commissione è firmata da tutto il Centro Destra, nonché depositata in Aula.
“Mi rivolgo al Sindaco – aggiunge il Consigliere – per dire che peggio il terzo tempo non poteva cominciare. Si pensava che ci fosse uno slancio, qualcosa di importante, invece abbiamo visto che se si poteva fare peggio di prima ci si è riusciti. Con i mercatini di Natale, il Carnevale e le piste ciclabili. Fare politica non può essere un’avventura. Significa elaborare progetti e programmi seri, misurabili nel tempo e verificabili nel risultato. Questo a Reggio non succede”.
“Non riuscite a portare avanti una cosa in maniera decorosa – continua Minicuci – Che queste ciclovie dovessero essere realizzate era cosa scontata, lei Sindaco lo sapeva dal 2021. Falcomatà ha detto che sono una schifezza e che verificherà le responsabilità? Il 26 ottobre 2023 le ho invitato un’interrogazione urgente su questa schifezza. Sicuramente non l’ha avuta, non le è arrivata, altrimenti mi avrebbe risposto. Perché lei bugiardo è e bugiardo rimane. Questa interrogazione gliela do. Si faccia capire ai cittadini che il responsabile è sempre il Sindaco e non può andare contro se stesso. Non pensi troppo Sindaco, ma faccia le cose“, conclude.
Ripepi: “è mai possibile che vengano attaccati i tecnici?”
Ripepi, intervenuto sul tema, ha aggiunto: “Sindaco, quando lei è tornato tre mesi fa ha detto che è stato per anni nella bolla e ora è uscito. A maggio 2023 viene dato l’ok sulle piste ciclabili. E’ possibile che dinanzi a una responsabilità prima politica e poi tecnica vengano attaccati i tecnici? Poi però Brunetti non vuole fare i nomi per proteggerli. Un po’ si attaccano, un po’ si difendono. Ma i nomi qua vanno fatti e i primi responsabili sono Brunetti e Battaglia, poi il Sindaco e Malara“.
Milia: “sulle piste ciclabili un imbarazzo nazionale”
Non manca neanche la stoccata del capogruppo di Forza Italia Federico Milia: “un imbarazzo nazionale, siamo finiti su tutte le pagine satiriche nazionali: una gestione della vicenda che ha del ridicolo. Sindaco, come può pensare che i reggini credano all’alibi della sospensione? Perché continuare a offendere l’intelligenza dei nostri concittadini? In quattro mesi non ha avuto occasione di verificare l’andamento dei lavori sulla pista ciclabile? Strano, la verifica dei cantieri mi pare che sia diventato da poco un suo cavallo di battaglia” prosegue così l’intervento di Milia.
“Quel che è certo, è che, insieme al centrodestra, come anticipato dal dott. Minicuci, richiederemo che una commissione d’inchiesta faccia luce sui fatti: spendere milioni di euro, commettendo errori simili, è gravissimo!” conclude così il suo intervento il capogruppo Milia.
Marino attacca, Cardia ironizza e Castorina difende il Sindaco
E se per Demetrio Marino “gli atteggiamenti di natura politica sulle piste ciclabili sono uno schiaffo a vice Sindaco, Assessore e dipendenti”, per Mario Cardia “sulle piste ciclabili dico che ha ragione Falcomatà quando parla di scempio, però non sembrava una sua diretta, bensì quella di Ripepi, dall’opposizione”. Castorina invece difende il Sindaco: “quello che è successo sulle piste ciclabili è vergognoso ed ignobile, merita approfondimento, ma non possiamo fare una campagna elettorale su una vicenda di cui noi siamo vittima”.