Polistena e la vertenza ex Lsu, la replica del sindaco: “lavoratori fomentati da certe sirene politiche”

Polistena e la vertenza ex Lsu, la replica del sindaco Michele Tripodi agli avvocati Barilari e Pittelli

StrettoWeb

“Apprendo che i due avvocati che difendono i 14 lavoratori ex LSU LPU del Comune di Polistena si siano sentiti quasi “costretti“ a fare una nota a margine di una serie di comunicati che i diversi gruppi politici presenti in Consiglio Comunale hanno diramato in merito all’udienza del 22 febbraio u.s. riguardante le ore integrative dei lavoratori”, è quanto afferma il sindaco di Polistena, Michele Tripodi. “Detta nota degli avvocati, intervenendo nel merito delle questioni dibattute, assume invece l’effetto opposto, ovvero politico, così come è politico il carattere che ha accompagnato la vicenda dall’inizio con strumentalizzazioni di ogni tipo. Voglio ricordare infatti che sono state svolte conferenze pubbliche in più circostanze (anche in piazza) alla presenza di legali e di sindacalisti che avrebbero, dall’inizio, dovuto mantenere un profilo professionale, tecnico giuridico, improntato al dialogo e non allo scontro nell’esclusivo interesse dei lavoratori”, rimarca la nota.

“Quanto al merito dell’udienza del 22 febbraio ribadiamo che: la domanda principale di controparte era quella di far ottenere non già l’integrazione oraria ai lavoratori bensì il tempo pieno e cioè le 36 ore settimanali a ciascun lavoratore; la prima proposta conciliativa del giudice era stata interpretata da controparte in modo decisamente errato come emerso durante il dibattimento; l’intervento del Sindaco in giudizio ha migliorato la prima proposta conciliativa, aggiungendo al recupero delle ore non lavorate, la disponibilità del Comune di incrementare le ore in modo stabile per le categorie A a 29 ore e per le categorie B a 28 ore settimanali. Ogni altra valutazione resa nella nota dagli avvocati che riguarda scelte di tipo organizzativo di altri lavoratori del comune non attiene alle loro competenze professionali né al giudizio in corso bensì alle libere valutazioni dell’Amministrazione Comunale“, evidenzia Tripodi.

“L’Amministrazione Comunale può autonomamente accordare a tutti i lavoratori, oggi a 26 ore, più ore”

L’Amministrazione Comunale può autonomamente accordare a tutti i lavoratori, oggi a 26 ore, più ore come avvenuto per il riconoscimento del lavoro supplementare, al quale tra l’altro nel 2023 hanno anche aderito i lavoratori ricorrenti. Né è fatto divieto ai lavoratori ancora a 23 ore settimanali a sottoscrive l’incremento orario a 26 sin da subito. Nessun paradosso dunque ma equità e pari opportunità per tutti anche, se possibile, per quei lavoratori part-time (nel numero di 11) non compresi tra i beneficiari delle integrazioni orarie inquadrati a 26 ore settimanali. Per tali ragioni auspichiamo che nella prossima udienza i 14 lavoratori accettino la proposta conciliativa del giudice finendo così di farsi abbindolare da certe sirene politiche che sino ad oggi li hanno fomentati verso uno scontro giudiziario inutile e sbagliato”, conclude Tripodi.

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