Il poliziotto ferito dagli anarchici: “morso ad una mano e colpito a un ginocchio”

Giovanni Capolupo è uno dei poliziotti che ha subito l'assalto alla volante a Torino da parte degli anarchici: il suo sfogo

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“Siamo intervenuti in aiuto di nostri colleghi che erano stati aggrediti dagli anarchici e poi pure io sono stato assalito. Uno dei manifestanti mi ha prima morso la mano destra e successivamente mi ha colpito al ginocchio della gamba sinistra. Ho sentito subito un forte dolore. I miei colleghi mi hanno subito soccorso e trasferito al Centro Traumatologico Ospedaliero di Torino, dove mi è stata riscontrata una lesione ai legamenti del ginocchio. Mi è stata prescritta una prognosi di 30 giorni. Quanto è accaduto è frutto della delegittimazione dell’operato delle forze dell’ordine, messe in atto da esponenti politici di rilievo nazionale e da alcuni giornalisti dopo i fatti di Pisa e Firenze. Auspichiamo che la politica possa adottare interventi normativi volti a salvaguardare l’incolumità delle forze dell’ordine”.

A parlare, intervistato dal Tg1, è Giovanni Capolupo, vice segretario provinciale del sindacato Siap. Ha avuto la peggio, per fortuna senza gravi conseguenze, nel corso dell’assalto degli anarchici alla volante della Polizia alla Questura di Torino. “Clima nato in seguito alle discussioni sulle manganellate? Nessuno vuole utilizzare il manganello. Quando i colleghi fanno delle cariche di alleggerimento è perché non hanno altre soluzioni. Però sono amareggiato per quello che è successo. Non posso sentire un professore universitario parlare della Polizia che fa uso di droghe. Infatti verrà denunciato”.

“Noi non vogliamo reprimere il dissenso. Ma c’è modo e modo di esprimerlo. Noi dobbiamo tutelare l’incolumità pubblica, nel rispetto delle leggi che regolano la nostra democrazia, come facciamo da sempre”, ha aggiunto. Intanto sembrerebbe che mercoledì mattina Meloni e Piantedosi possano incontrare i sindacati di Polizia.

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