Ponte sullo Stretto, Antonio Polito contesta il Pd: “inchiesta preventiva, è la politica per Procura”

Ponte, Polito: "l'inchiesta preventiva al nuovo record alla politica per procura nel nostro Paese, nasce da un esposto delle opposizioni firmato dal leader dei Verdi"

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“Ancora non c’è la prima pietra e il Ponte sullo Stretto è già indagato. L’inchiesta preventiva al nuovo record alla politica per procura nel nostro Paese, nasce da un esposto delle opposizioni firmato dal leader dei Verdi, Bonelli e dal Pd”. E’ quanto afferma Antonio Polito, già deputato e già vicedirettore del Corriere della Sera. “Un tempo i ponti erano una metafora per qualcosa che univa. Quello sullo Stretto, invece, ha sempre e solo diviso. Naturalmente ci si può chiedere se sia o no l’opera pubblica più urgente o più utile ad un Paese che ha un grande bisogno di manutenzione. E naturalmente è giusto pretendere la massima trasparenza degli atti e dei progetti”, rimarca Polito.

“Ma c’è un argomento dei nemici del ponte che mi ha colpito. Dicono che non va bene perché sarebbe il primo al mondo così lungo e a campata unica. Negli anni del miracolo economico, quando costruimmo l’Autostrada del Sole in soli otto anni, saremmo andati fieri di aver fatto per primi qualcosa di così grande. Un primato del genere darebbe un grande prestigio all’ingegneria e all’impresa italiana. Del resto, come dicevano le nostre mamme, chi non fa non falla”, conclude Polito.

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