Ponte sullo Stretto, Salvini “smonta” Conte”: “guardava Sanremo”

Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha parlato di Ponte sullo Stretto a Dritto e Rovescio, su Rete 4, rispondendo a Conte e Schlein

StrettoWeb

Matteo Salvini è stato ospite ieri sera a Dritto e Rovescio, su Rete 4. Non si poteva non parlare di Ponte sullo Stretto, alla luce della grande notizia – sempre di ieri – ovvero l’approvazione dell’aggiornamento del progetto definitivo. “La Società del Ponte venne fondata nel dicembre 1971, non ero nato. Qualche anno fa poteva essere una grande opera, magari non risolutiva, ma oggi invece è fondamentale, ha esordito il Ministro delle Infrastrutture.

Salvini spiega perché il Ponte oggi è importante e perché non sarà una cattedrale del deserto: noi stiamo investendo 30 miliardi di euro in Sicilia e 30 in Calabria, per potenziare strade, autostrade e ferrovie. Se stai investendo sul treno più veloce Palermo-Messina-Catania, sulla Salerno-Reggio Calabria, sulla SS 106 Jonica, e ti manca quel pezzetto in mezzo, non ha senso spendere tutti gli altri soldi. Quindi nel 2024 il mio obiettivo – dopo 50 anni di chiacchiere, promesse, progetti, spese, costi – è aprire i cantieri e dare lavoro a migliaia di giovani in due terre come Sicilia e Calabria che hanno bisogno di lavoro e non di aiutini. E poi dare un impulso all’industria di tutto il paese. Tutte le Regioni italiani, grazie al Ponte, avranno un incremento di ricchezza. La maggiore sarà la Lombardia, ad avere incrementi”.

Il Ministro delle Infrastrutture ribadisce poi i tempi di costruzione: “i tecnici li calcolano in 7-8 anni. Significa che se parti nel 2024, il primo treno, il primo furgone, la prima moto, attraverserà velocemente e senza più inquinare, come fanno ora i traghetti, entro il 2032”.

Ponte sullo Stretto: la risposta di Salvini a Conte e Schlein

Infine il leader della Lega risponde a Conte e Schlein, che qualche giorno fa hanno ribadito il proprio ‘no’ al progetto. Per la Schlein “questo progetto è sbagliato, anacronistico, dannoso e dispendioso. Lo stesso Ministro qualche anno fa si diceva contrario, ora dica al paese chi gli ha fatto cambiare idea”. Fa riflettere invece il problema sollevato da Conte: “siamo contrati al progetto, che non ha senso se non realizziamo le infrastrutture di Sicilia a Calabria”.

Fa riflettere perché Conte probabilmente sa che in Sicilia e Calabria non si sta lavorando solo al Ponte, Salvini lo aveva appena detto e infatti lo ribadisce: “l’ho detto, se noi non stessimo spendendo decine di miliardi per strade, autostrade e ferrovie di Sicilia e Calabria, il Ponte da solo non sarebbe risolutivo. Forse Conte non lo sa, è distratto, segue Sanremo. Oggi non fare il Ponte rende inutile tutto il resto. E poi dico: Pd e Cinque Stelle non vogliono mai niente, sono contro tutto. Li rispetto, ma sono quelli che dicono sempre ‘no’. Io rappresento invece la maggioranza silenziosa che dice sempre ‘sì'”.

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