Ponte sullo Stretto, ecco il piano espropri: previsti “giusti indennizzi”, pronti a battaglie legali

Oltre alla relazione sull'infrastruttura il Cda della società Stretto di Messina ha approvato l'aggiornamento del Piano degli espropri

StrettoWeb

Prende il via la battaglia legale degli espropri per la realizzazione del Ponte sullo Stretto. Oltre alla relazione sull’infrastruttura, infatti, il Cda della società Stretto di Messina ha approvato l’aggiornamento del Piano degli espropri, per i quali la stessa società prevede “un confronto tra le parti” e promette un “giusto indennizzo”.

Nei prossimi giorni – spiega la nota della societa’ – sara’ pubblicato sui quotidiani l’avviso di avvio del procedimento finalizzato all’approvazione del progetto dal parte del Cipess prevedibilmente per la meta’ dell’anno in corso, da cui derivera’ la Dichiarazione di Pubblica Utilita’, che dara’ avvio agli espropri. Questa fase intermedia consentira’ a tutti gli interessati di prendere visione della documentazione progettuale e formulare eventuali osservazioni. In tale contesto la societa’ Stretto di Messina, con spazi dedicati sia a Messina che a Villa San Giovanni, fornira’ il supporto necessario per una chiara ed esaustiva analisi della documentazione progettuale“.

Il Cda sottolinea “la necessaria attenzione nei confronti del Territorio per un aspetto cosi’ importante e delicato come gli espropri e con l’obiettivo di avviare il confronto fra le parti, per raggiungere soluzioni condivise con ciascun espropriando finalizzate a una tempestiva individuazione del giusto indennizzo in tempi congrui“. Il Cda ha approvato anche “l’aggiornamento della documentazione ambientale e, in particolare, dello Studio di Impatto Ambientale (SIA), dello Studio di Incidenza Ambientale (SInCA), della Relazione di Ottemperanza e della Relazione Paesaggistica” e “l’analisi Costi-Benefici che ha evidenziato come il progetto sia in grado di generare un Valore Attuale Netto Economico (Vane) ampiamente positivo con un Saggio di Rendimento Interno del 4,5% superiore al livello minimo previsto dalla normativa vigente (3%)”. Infine, e’ stato dato il via libera al “programma di opere anticipate da avviare dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipess”. “Tali opere – spiega la nota – riguardano in via principale le operazioni propedeutiche alla cantierizzazione con particolare attenzione alla viabilita’, con la risoluzione delle interferenze, la bonifica degli ordigni bellici, indagini archeologiche, geognostiche e geotecniche, predisposizione dei campi base”.

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