Ponte sullo Stretto, M5s: “Salvini gioca a morra cinese con i numeri”

Ponte sullo Stretto: le parole dei parlamentari del Movimento Cinque Stelle delle commissioni Infrastrutture e Trasporti di Camera e Senato

StrettoWeb

La premier Meloni “ci dice che il ponte sullo Stretto ‘e’ impossibile solo per chi non ha coraggio o non ha voglia di lavorare’. Parole alle quali non crede ella stessa, e i silenzi imbarazzati di ieri ne sono la riprova, ma che oggi rientrano nella grande recita di Carnevale del ‘do ut des’ tra lei e il ministro Salvini. Il quale, alla ricerca disperata di consensi, fa la voce sempre più grossa per ottenere il terzo mandato per i governatori di regione promettendo sgambetti sul premierato, neanche troppo velatamente. Nel grande asilo Mariuccia che e’ la coalizione di centrodestra, si da’ il via allo sperpero di 15 miliardi svuotando i fondi di sviluppo e coesione di Sicilia e Calabria solo per ‘ammorbidire’ il piu’ irrequieto partner leghista. Il quale, peraltro, vaneggia di numeri a caso. Come sui 120 mila posti di lavoro previsti. La società ponte Stretto ci dice che ogni anno saranno impiegati nei lavori 4.300 lavoratori. Aggiungiamone per magnanimita’ altri dell’indotto, arriviamo sopra i 5 mila. Per arrivare ai 120 mila di cui blatera Salvini, la costruzione dell’opera dovrebbe richiedere tra i 22 e i 24 anni“. Lo affermano, in una nota, i parlamentari del Movimento Cinque Stelle delle commissioni Infrastrutture e Trasporti di Camera e Senato.

Gli esponenti del M5s aggiungono: “Senza dimenticare che – si spera – gli stessi lavoratori dovrebbero operare per più anni nel cantiere, quindi parlare di 120 mila posti di lavoro è una baggianata colossale. Che magari Salvini può dare a bere a Meloni, ma non a 60 milioni di italiani. Al di là di questo, l’ok di ieri al progetto richiede una dettagliata illustrazione da parte del ministro in Parlamento Dire che il quadro è fumoso è un eufemismo. Non tornano i conti sui costi, sui tempi, sui posti di lavoro stimati e anche sull’impatto ambientale dell’opera: Salvini sta giocando a ‘morra cinese’ coi numeri. Di certo c’è solo il quadro agghiacciante delle infrastrutture al Sud tratteggiato questa settimana dal rapporto ‘Pendolaria’ di Legambiente. Meloni e Salvini vengano in Aula per un’operazione trasparenza, e la smettano di scambiarsi le bandierine“.

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