“Ho presentato una mozione per il Ponte, che dovrà essere discussa in consiglio comunale, per consegnare” alla storia “i pareri dei consiglieri comunali di Reggio rispetto all’opera“. Così Massimo Ripepi nella sua ultima diretta social dedicata al Ponte sullo Stretto. Invoca un consiglio comunale sull’importante infrastruttura, Ripepi, lamentando il fatto che “il sindaco non è seduto a nessun tavolo, e questo è grave! Il ponte non è qualcosa di lontano dai cittadini, ma riguarda tutti noi, figli e nipoti“.
“Dobbiamo fare una rivoluzione della nostra città, ripartendo da zero e costruendo sulle ceneri. Oggi ho visto il corso deserto: la città è devastata e distrutta! L’unica salvezza immediata per la nostra città è il Ponte sullo Stretto“, perché attualmente “di Reggio Calabria non frega niente a nessuno: gli investitori non verranno mai a Reggio. Solo il Ponte sullo Stretto ci può salvare perché grazie al ponte faranno strade, autostrade, Alta Velocità“, chiosa Ripepi.
“In questo questo momento la nostra città sul Ponte conta zero: non cuntiamo e non ‘ccusiamo niente“, esclama Ripepi che spiega come al tavolo con sindaco di Messina e il sindaco di Villa San Giovanni non ci sia il sindaco di Reggio. “Non ci hanno nemmeno chiamato – chiosa –. Il sindaco metropolitano Falcomatà, che ha fatto più danni del terremoto del 1908, non è stato convocato e non ha chiesto di partecipare. A Messina, invece, hanno fatto una commissione ad hoc per il Ponte sullo Stretto“.
L’invito di Ripepi, ai cittadini reggini, è quella di una cittadinanza attiva: “partecipate! Solo così si spaventeranno!“. “Abbiamo la più grande opera del secolo, mondiale, in costruzione e il sindaco non è seduto al tavolo dove si decide le sorti del territorio, perché non lo hanno convocato e lui non lo ha chiesto“, conclude Massimo Ripepi.