“Ho chiesto, durante la conferenza dei capigruppo, al Presidente del Consiglio Marra, di convocare al più presto una seduta aperta del Consiglio Comunale per discutere la Mozione denominata “Realizzazione Ponte sullo Stretto” già approvata in Commissione Consiliare”. Così esordisce il Consigliere Comunale Massimo Ripepi. “I tempi sono ormai maturi per affidare al Senato della Città ed a tutta la cittadinanza la chiara volontà di realizzare un’opera che potrebbe finalmente cambiare le sorti della nostra terra“.
“I Consiglieri Comunali con il loro voto alla mozione – continua Ripepi – consegneranno alla storia la volontà di vedere realizzata una delle opere ingegneristiche più importanti del pianeta che rappresenterà sicuramente lo skyline della nostra nazione. La discussione aperta in Consiglio sarà l’occasione per chiedere al Sindaco ed al suo predecessore Brunetti quali siano state le azioni messe in campo per interagire con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e con la società dello Stretto di Messina al fine di concordare opere compensative funzionali allo sviluppo del territorio della Città di Reggio e dell’intera area metropolitana”.
“Due coste e due sensibilità decisamente diverse sul tema – ribadisce Ripepi . Mentre la Città di Messina ha istituito una commissione ad hoc per il Ponte sullo Stretto, attivandosi alacremente nei lavori e nelle interlocuzioni sviluppate in questi mesi fra l’esecutivo nazionale e le massime istituzioni locali, il comune di Reggio Calabria mostra invece una pressoché totale passività rispetto al tema Ponte sullo Stretto, non avendo sinora definito, con nettezza, la sua posizione rispetto ad un’opera d’importanza epocale per i due territori.
Il Ponte sullo Stretto rappresenta indiscutibilmente una delle grandi opere di ingegneria e di architettura delle quali l’Italia, in termini di esecuzione, risulta carente e che potrebbe attrarre milioni di visitatori dai quali Calabria e Sicilia ne trarrebbero benefici notevoli sotto ogni punto di vista poiché diverrebbe il simbolo delle due Regioni e soprattutto dell’Italia intera.
Un’opera da esporre al mondo come la principale opera dell’ingegno umano del ventunesimo secolo con tutti i vantaggi economici e occupazionali che lo sviluppo turistico, di derivazione culturale e scientifico, comporterebbe”.
Conclude Massimo Ripepi: “C’è una netta diversità di approccio fra la Città Metropolitana di Messina e quella di Reggio Calabria. Mentre i nostri dirimpettai messinesi hanno da tempo varato una commissione ad hoc per il Ponte, qui da noi ancora non si capisce Falcomatà ed il PD territoriale che posizione abbiano rispetto a questo progetto di respiro internazionale ed importanza eccezionale per le sorti del nostro territorio; chiedo, pertanto che, attraverso la discussione in Consiglio, si possa uscire da questa deprecabile situazione di ambiguità ed inerzia istituzionale, ancora una volta palesata della governance reggina, equivalenza di trascuratezza sia nella trattazione dei temi meno stringenti che di quelli ben più importanti”.