Storica visita di Milei a Roma: “lo Stato è un’associazione criminale”

Il Presidente dell'Argentina Javier Milei è arrivato in Italia, dove ha incontrato Meloni, Mattarella e Papa Francesco, mettendo definitivamente alle spalle alcuni dissidi con quest'ultimo. Poi è stato intervistato da Quarta Repubblica e ha detto parole forti, che andranno in onda questa sera

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Clamorose e fortissime dichiarazioni da parte del Presidente dell’Argentina Javier Milei a Quarta Repubblica, il talk show di Rete 4 condotto da Nicola Porro. La puntata andrà in onda questa sera, ma alcune anticipazioni sono già state rese pubbliche. Milei, arrivato in Italia, ha incontrato il Premier Meloni, il Papa – suo connazionale – e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Filosoficamente sono anarcocapitalista e quindi sento un profondo disprezzo per lo Stato. Io ritengo che lo Stato sia il nemico, penso che lo Stato sia un’associazione criminale, ha detto il Presidente argentino a Porro.

“Di fatto – ha aggiunto Milei – lo Stato è un’associazione criminale in cui un insieme di politici si mettono d’accordo e decidono di utilizzare il monopolio per rubare le risorse del settore privato, ma di fatto come diceva Oppenheimer, il metodo da usare nel mercato è l’investimento, il commercio e il metodo dello Stato è invece appunto il rubare e quindi lo Stato non è soltanto l’associazione criminale più grande del mondo ma è anche il ladrone più grande del mondo”. Perché, secondo il presidente, “ogni volta che vai a comprare qualcosa in un luogo, ti sta derubando tramite le tasse; quindi, lo Stato ti ruba tutti i giorni”.

Milei continua: lo Stato ha il potere di arrestare le persone, i politici non si vedono impattati, non vedono i poteri in gioco. Così mi sono reso conto che l’unico modo che c’era di entrare nel sistema è dinamitare il sistema”. Il Capo di Stato rivendica le conquiste del suo governo: “pensavo che il Comunismo fosse un problema mentale. Ma, poi, mi sono reso conto che era qualcosa di molto peggio, che era una malattia dell’anima. Quando il socialismo è stato applicato bene, hanno assassinato più di 6 milioni di esseri umani”. 

E poi elenca ciò che ha fatto il suo Governo. “In questi cinquanta giorni abbiamo avviato e messo in moto delle riforme strutturali. Di queste, 350 sono state considerate urgenti e 650 sono state inserite in una legge, cioè la legge della libertà degli argentini di base. E questo è interessante, perché l’asse centrale di tutto ciò è che si riferisce a restituire il potere e la libertà agli argentini. E poi c’è un secondo punto: andare avanti verso strutture di mercato più competitive”.

Milei, l’incontro con il Papa e i dissidi superati

Come sopra anticipato, tra gli altri Milei ha anche incontrato Papa Francesco. “sono cattolico, pratico un po’ anche l’ebraismo. Si evolve, si capiscono le cose e una delle cose che ho capito in questi ultimi tempi, è che il Papa è la persona argentina più importante di tutta l’Argentina, è il leader dei cattolici nel mondo. Di conseguenza rappresenta un’istituzione molto importante soprattutto in un Paese come l’Argentina che ha tante radici cattoliche. Ho dovuto quindi riconsiderare alcune posizioni e, a partire da quel momento, abbiamo iniziato a costruire un legame positivo”, ha detto Milei in relazione a Bergoglio e a dei dissidi ormai superati. In campagna elettorale infatti il Premier sudamericano non aveva risparmiato insulti e offese a Bergoglio, definendolo il “rappresentante del maligno sulla terra”.

Foto Ansa

Milei in Italia: il colloquio con Giorgia Meloni e la soddisfazione di Mario Alejandro Borghese

Milei oggi ha incontrato anche Giorgia Meloni e il colloquio è durato circa un’ora. Ha apprezzato l’arrivo in Italia il senatore italo argentino Mario Alejandro Borghese, vicepresidente del Maie, eletto in America Latina. “E’ significativo che il neo presidente dell’Argentina, Javier Milei, abbia scelto tra i Paesi europei l’Italia come prima visita del suo mandato. E’ il caso di ricordare che in Argentina vivono settecentomila italiani e che circa la metà degli attuali abitanti del Paese sudamericano sono di origine italiana. Al di là di questo elemento di fatto, credo che sia molto importante oltre che positiva l’attenzione che Milei ha ricevuto negli incontri con il presidente Sergio Mattarella e con la premier Giorgia Meloni”, ha detto Borghese.

“Credo sia quanto mai urgente oltre che necessario – ha aggiunto – consolidare e accrescere i rapporti di reciproca cordialità tra le due nazioni così come bisogna migliorare la cooperazione e gli scambi commerciali tra i due Paesi. E’ interesse, in primo luogo, dell’Argentina che si sta misurando con una crisi economico-finanziaria drammatica e servirà certamente molto a Milei avere un rapporto costruttivo con una delle potenze più forti dell’Europa. E credo che la crescente credibilità di Giorgia Meloni in Europa e nel mondo possa essere di aiuto per una nazione in difficoltà ma con potenzialità davvero enormi che vanno utilizzate al massimo”.

L’incontro informale con Mattarella

Poi è avvenuto anche l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale. E’ stato un incontro informale, in cui si è parlato dei legami tra i due paesi ed è stato sollecitato il tema del rapporto Ue-Mercosur.

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