Gli agricoltori non hanno intenzione di fermarsi: è questo il grido unanime che si solleva – figurativamente e non – dalle strade di Bruxelles, sede di una nuova protesta. Lo avevano annunciato e lo hanno fatto: diversi coltivatori provenienti da tutta Europa hanno invaso la città belga. Da Portogallo, Spagna e anche Calabria (con una delegazione calabrese della Coldiretti) sono arrivati in tantissimi in occasione del Consiglio Europeo dei Ministri dell’Agricoltura iniziato questa mattina: quale miglior momento per esporre il proprio malcontento circa le recenti misure adottate a seguito del sit-in di febbraio.
Fuoco e fieno: 900 trattori a Bruxelles
Secondo i media locali, si contano 900 trattori che stanno sfilando per le strade di Bruxelles creando non pochi disagi: i mezzi hanno formato un lungo corteo bloccando Rue de la Loi. Scontri anche tra gli agricoltori e la Polizia: i manifestanti hanno gettato uova sull’edificio Lex, ma anche petardi, uova e arance. Diversi i roghi che stanno interessando le principali arterie della cittadina: intanto gli agenti antisommossa stanno provando a contenere i disordini anche tramite l’utilizzo di idranti per spegnere le fiamme. I manifestanti hanno anche scaricato sull’asfalto del fieno in segno di protesta.
Coldiretti: “facciamo valere i nostri diritti in modo democratico”
E mentre le proteste impazzano, Ettore Prandini di Coldiretti prende le distanze: “le nostre sono mobilitazioni condotte con determinazione per avere risposte chiare ai bisogni delle nostre imprese ma si distinguono rispetto ad atti di violenza che non ci piacciono e non ci appartengono. Coldiretti è presente con oltre tremila agricoltori per chiedere, in maniera assolutamente pacifica e democratici, un cambio di passo sulla Politica agricola. Siamo una forza amica del Paese e non siamo in contrapposizione con i cittadini né è contro le istituzioni – ha ribadito Prandini – con le quali dialoga per ottenere risposte alle necessità della nostra agricoltura”.
I trattori bloccano l’aeroporto
I circa 900 trattori che hanno invaso le strade di Bruxelles continuano a fare blocco: secondo quanto riportato dai media locali, la protesta si è spostata sulla strada che porta all’aeroporto. I trattori, in questo momento, stanno infatti bloccando l’accesso all’aeroporto principale di Bruxelles. La società aeroportuale di Zavantem riferisce di “traffico congestionato nella rotonda per l’accesso e consiglia ai viaggiatori di utilizzare il treno da e per l’aeroporto”.
La Spagna si unisce alla protesta a Bruxelles
La Spagna ha lasciato un’impronta nella protesta di oggi a Bruxelles: 20mila agricoltori provenienti dalla Penisola iberica si sono uniti alla grande manifestazione belga. Le organizzazioni agricole Asaja, Coag e Upa hanno annunciato un calendario di protesta per chiedere un “cambio nelle politiche europee e un piano shock di interventi del governo a favore dei territori contro la crisi che vive il settore”. Le proteste sono in linea con quelle degli altri agricoltori europei.