Raccolta differenziata: il Report che smaschera Reggio Calabria

Il Report di Arpacal sulla raccolta differenziata: "vince" Catanzaro, tra i 5 Comuni più virtuosi non c'è Reggio e neanche la sua Provincia

StrettoWeb

In Calabria cresce la raccolta differenziata, ma Reggio Calabria non c’è. Né il Comune e neanche tutta l’area metropolitana. L’Arpacal ha infatti elaborato il report annuale sui numeri e sugli obiettivi della raccolta differenziata nella regione punta dello stivale. Tra i cinque Comuni più virtuosi ci sono aree del Catanzarese (quasi tutte) e del Cosentino.

Il Report raccoglie i dati sulla produzione di Rifiuti Urbani e Raccolta Differenziata nei Comuni della Calabria, offrendo la possibilità di conoscere, inoltre, i dati riferiti alle diverse categorie merceologiche. La percentuale di Raccolta Differenziata, in Calabria, registra un totale del 54,4%, con un incremento del 2,40% rispetto all’anno precedente.

La provincia di Catanzaro ha raggiunto il 65% di Raccolta Differenziata. A seguire, grazie ad un incremento del 2,44% è la provincia di Vibo Valentia con il 61,03%. La provincia di Cosenza resta stabile con il 60,73%. Le province di Reggio Calabria e Crotone, con un incremento, rispettivamente del 5,22% e del 3,52%, raggiungono il 41,40 ed il 39,42 %.

I 5 Comuni più virtuosi

Tra i 5 comuni più virtuosi nella raccolta differenziata troviamo:

  • Soveria Simeri (CZ) (88,45 %)
  • Frascineto (CS) (86,82%)
  • Tiriolo (CZ) (86,60%)
  • Jacurso (CZ) (85,57%)
  • Curinga (CZ) (84,92%)

La mappa interattiva

I problemi di Reggio Calabria

Il problema del Comune di Reggio Calabria è ben noto, ma a quanto pare neanche gli altri Comuni della Provincia brillano per virtuosità. A preoccupare nella città dello Stretto non è la differenziata in sé, dal momento che chi ha i mastelli ci prova pure a fare le cose per bene. C’è infatti un’alta percentuale di cittadini che i mastelli non li ha, non li ha mai ritirati. O che, pur avendoli, intasa la città di rifiuti, magari stanca di rimanere con le buste piene davanti ai portoni. Perché sì, c’è un altro problema: non sempre avviene con regolarità, e non ovunque, il ritiro della raccolta giornaliera. E chi non ha più dove metterla, non può di certo mangiarla. Questo si unisce ai numerosi incivili che hanno riempito la città di discariche abusive. Ed ecco il risultato.

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