Reggina, Campolo (Gioiese): “Martino voleva la Fenice, ma loro…”

Reggina, il DS della Gioiese Paolo Campolo ha detto che il reggino Filippo Martino voleva la Fenice Amaranto, ma ha ricevuto un "no"

StrettoWeb

Settimana dopo settimana, spuntano fuori nuovi altarini. Il riferimento è alla Fenice Amaranto e a tutta una serie di dichiarazioni, di qualche tempo fa, che con il passare dei mesi si sgonfiano, vengono smontate a una a una. Senza parlare di nuovo in questa sede di business plan e simili, di cui accenniamo spesso e su cui magari si potrà ritornare, l’ultimo episodio è relativo a una dichiarazione di Paolo Campolo, dirigente reggino che fa parte della nuova dirigenza della Gioiese. Campolo è infatti il DS della proprietà targata Filippo Martino, nuovo Presidente e con una brevissima parentesi a San Luca nelle scorse settimane.

Intervenuto a Video Touring, parlando di Serie D e approcci vari, Campolo ha detto: “il Presidente Martino è di Catona, vuole emergere. Sai benissimo che aveva l’idea di prendere la Fenice, ma non c’è stato un accordo, non si è arrivati nemmeno a una trattativa perché l’attuale dirigenza non ha inteso vendere la società. Il fatto risale a ottobre-novembre”. Sì, l’ha detto. Un imprenditore reggino ha provato ad avvicinarsi alla Fenice, ma non c’è stata neanche una parvenza di trattativa.

La conferenza di Ballarino e la considerazione (nulla) verso gli imprenditori reggini

Peccato che in quella teatrale conferenza stampa che si tenne di lì a poco (fu il 28 novembre e Campolo parla di approcci tra ottobre e novembre), Ballarino evidenziò spesso che intorno a lui ci fosse il vuoto in termini di interesse dietro alla società. E poi si lasciò andare a quella proposta sui “5 giorni”, ben consapevole che non avrebbe comunque ceduto a nessuno. E infatti, la PEC di Simone Dattola, non è stata neanche considerata.

Idem per Filippo Martino. E qui vale lo stesso discorso di Simone Dattola. Non è tanto la consistenza economica dell’imprenditore, non sono tanto le sue volontà o le reali intenzioni. E’ un fatto di rispetto. Nel caso di Simone, verso di lui. Nel caso del gruppo Martino, verso la piazza, a cui è stato fatto credere che nessuno si è mai interessato, a parte loro. E invece, dopo la manifestazione d’interesse di Bandecchi, ne spuntano fuori altri due: Dattola e Martino.

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