Reggio Calabria: accordo Asp-sindacati: esami a km 0 per i pazienti “fragili”

Reggio Calabria, è stato firmato un nuovo Accordo tra sindacati della medicina generale e l’Asp con l’obiettivo di implementare l’attenzione al territorio, agli anziani, alle persone con polipatologie

StrettoWeb

E’ stato firmato lo scorso 8 febbraio un nuovo Accordo tra sindacati della medicina generale e l’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria con l’obiettivo di implementare l’attenzione al territorio, agli anziani, alle persone con polipatologie, in una parola ai pazienti “fragili”. Questa la sintesi dell’incontro tra i sindacati e il direttore generale dell’Asp reggina Lucia Di Furia, presente anche la responsabile delle cure primarie Gabriella Eburnea, la dirigente della medicina convenzionata Antonella Roso, e tutti i rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale. Obiettivo: attivare presso le aggregazioni funzionali territoriali (AFT) dove i medici di medicina generale lavorano h12, punti prelievo in via sperimentale. In poche parole: essere sempre più attivi nella presa in carico del paziente con polipatologie, avendo la gestione dei prelievi e dei risultati degli esami in tempo reale.

Le parole di Di Furia

“Ai pazienti ‘fragili’ – sottolinea Lucia Di Furia – verrà data la possibilità di fare prelievi ematochimici direttamente nello studio delle AFT, i risultati arriveranno direttamente ai Medici. Esami km 0 perché il paziente non andrà in laboratorio né per il prelievo né per il ritiro del referto”. In questa ottica di gestione del territorio presto verranno attivate altre AFT su tutto il territorio provinciale per rendere più capillare la presenza del medico di famiglia.

Le parole do Biasi

“Nella nostra Provincia con l’inserimento nell’ultimo anno di 80 medici si è provveduto a coprire le carenze che si erano create negli ultimi 6 anni”, dichiara Francesco Biasi, segretario provinciale Mmg della Fimmg. Esami km 0, si chiama così il nuovo progetto di prelievi e sarà attivo a breve senza alcun aggravio delle tasche del cittadino e senza alcuna remunerazione per i medici delle AFT.

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