Reggio Calabria, delibere e documenti sulle piste ciclabili: volute e approvate dalla Giunta Falcomatà-Brunetti

Piste ciclabili di Reggio Calabria, ecco "chi è stato": Falcomatà fa il commediante contro... se stesso! I documenti e le delibere di Giunta

StrettoWeb

No, non sono stati i folletti e neanche le precedenti amministrazioni: a volere le nuove piste ciclabili di Reggio Calabria che Falcomatà da Sindaco ha duramente contestato, addirittura auspicando che “qualcuno pagherà prendendosi le proprie responsabilità civili, penali e amministrative“, è stata la sua stessa Amministrazione. Lo dimostrano le carte che pubblichiamo a corredo dell’articolo: sono le delibere di approvazione dell’opera da parte della Giunta comunale e la relazione amministrativo-contabile dell’intervento.

L’Amministrazione Falcomatà ha approvato la realizzazione di questo sistema di piste ciclabili in due differenti riunioni di Giunta, recentissime: quella del 22 settembre 2023 e quella dell’11 ottobre 2023. Falcomatà non c’era perchè era ancora sospeso per le condanne rimediate in primo e secondo grado nel processo Miramare (poi è rientrato il 25 ottobre dopo il ribaltone in Cassazione), ma entrambe le riunioni sono state presiedute dal Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti, fedelissimo di Falcomatà e riconfermato vice Sindaco nella nuova Giunta comunale proprio come riconoscimento per la vicinanza politica sempre dimostrata nei confronti del primo cittadino. L’attuale vice Sindaco e braccio destro di Falcomatà ha quindi voluto queste piste ciclabili nei termini attuali, tanto che nell’ultima delibera di giunta con gli atti di indirizzo per l’opera c’è anche la variazione parziale del tracciato del primo lotto.

Falcomatà, quindi, sapeva benissimo come sarebbero state realizzate queste piste ciclabili, tramite il suo vice Brunetti.

Dalle carte emerge anche un dato clamoroso: per questi progetti, il Comune di Reggio Calabria sta utilizzando 4 milioni e 520 mila euro di fondi del PNRR per realizzare 18km di nuove piste ciclabili. Gli investimenti sono quelli previsti dal PNRR per rendere le città europee più moderne ed ecosostenibili in base ad una serie di parametri che consentano di decongestionare il traffico, scoraggiare l’utilizzo delle automobili rendendo più comodo e conveniente quello delle biciclette. Cioè esattamente l’opposto di quello che si sta verificando a Reggio Calabria dove, viste le modalità di realizzazione di queste piste ciclabili, sono i ciclisti che vengono scoraggiati a pedalare per non rimetterci la pelle e vengono così costretti ad usare le automobili.

Ma a prescindere da questo clamoroso cortocircuito, il tema politico è che Falcomatà non può in alcun modo scaricare le proprie responsabilità: questo progetto nasce nel corso del 2022 dopo che il Comune ha ricevuto dal governo Draghi a dicembre 2021 il contributo di 4 milioni e mezzo per realizzare queste piste ciclabili. Tutto, quindi, si svolge in seno all’Amministrazione Falcomatà che poi arriva all’approvazione del progetto tra settembre e ottobre 2023, in extremis, giusto in tempo per non perdere il finanziamento del PNRR che prevedeva – appunto – l’obbligo di aggiudicare i lavori entro il 31 dicembre 2023.

Falcomatà, quindi, quando parla di “un attentato alla sicurezza oltre che all’intelligenza dei cittadini” si riferisce evidentemente a sé stesso, alla sua Amministrazione, al suo fedelissimo Brunetti e ai partiti che lo sostengono. A Palazzo San Giorgio la situazione è totalmente fuori controllo.

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