Reggio Calabria, truffe agli anziani: la Questura lancia il progetto “Non siete soli” | DETTAGLI

Reggio Calabria: si tratta di un progetto che prevede una serie di incontri con le potenziali vittime per informarle sul fenomeno

VIDEO
Il capo gabinetto della questura di Reggio Calabria, Maria Grazia Milli
StrettoWeb

No.S.S. è l’acronimo di “non siete soli” e sta a sottolineare la ferma volontà della Polizia di Stato di voler diventare un punto di riferimento ben identificabile per tutte le persone anziane che, proprio per la loro condizione di naturale vulnerabilità, sono maggiormente esposte all’azione dei truffatori.

Dall’analisi degli episodi che si sono registrati in questa provincia è emerso infatti, in maniera chiara, che i truffatori, nella maggior parte dei casi, fanno leva proprio sulla debolezza psicologica delle persone anziane mettendole spesso davanti a situazioni emergenziali di fronte alle quali abbassano ogni tipo di difesa.

L’obiettivo di questo progetto è quello di innalzare il loro livello di consapevolezza e di far loro comprendere che  l’importanza di segnalare qualsiasi situazione anomala alla Polizia di Stato, andando a diffondere la cultura della prevenzione illustrando, con una comunicazione semplice, immediata e diretta, quali sono le principali strategie messe in campo dai truffatori e quali sono i giusti comportamenti da attuare allorquando ci si trova ad affrontare tali situazioni.

Obiettivo della Questura di Reggio Calabria vuole quindi creare, nel concreto, una rete di protezione attorno a tutte le persone vulnerabili, rete che deve necessariamente vedere il coinvolgimento delle famiglie e di tutti coloro che possono in qualunque modo contribuire alla salvaguardia dei loro interessi.

A tal fine, verranno avviati una serie di incontri, presso i principali centri di aggregazione, in primis le parrocchie, non soltanto in città ma in tutta la provincia, proprio al fine di diffondere il più possibile il messaggio dell’importanza della prevenzione facendo in modo che sia la Polizia di Stato ad avvicinarsi alle vittime e non il contrario, per trasmettere vicinanza ed affidabilità punti cardine che sono alla base del progetto “No.S.S. – non siete soli”.

Non siete soli“. È il nome del progetto della polizia di Stato di Reggio Calabria per la prevenzione delle truffe agli anziani presentato in Questura dal vicario Maria Grazia Milli, dalla portavoce Sara Castiglione e dall’ispettore Antonio La Russa.

Oltre alla distribuzione di un opuscolo, una sorta di vademecum con una grafia fumettistica che gli anziani possono portare sempre con sè, si tratta di un progetto che prevede una serie di incontri con le potenziali vittime per informarle sul fenomeno. Incontri che, in via sperimentale, sono già iniziati. Dal 22 gennaio ad oggi, infatti, la polizia ne ha organizzati 17 in luoghi di aggregazione che possono essere le chiese, i circoli ricreativi e finanche le sale da ballo.

“Dove – ha spiegato il vicario Milli – queste persone hanno la possibilità di incontrarsi e, dove, quindi la nostra comunicazione può avere un effetto immediato e certamente produttivo. Vogliamo che gli anziani possano vedere nell’immagine della Polizia di Stato e in tutti i suoi operatori un punto di riferimento certamente tangibile, sicuro e affidabile”.

“La Questura di Reggio Calabria- ha aggiunto Milli – ha voluto dare un segno importante per quanto riguarda questo triste fenomeno molto diffuso negli ultimi tempi, che riguarda proprio le truffe contro gli anziani. Vogliamo che abbiano fiducia in noi, che ci vedano come un’interfaccia per poter così evitare il più possibile delle truffe. Naturalmente il messaggio più importante che questo progetto vuole portare avanti è quello della prevenzione”.

Il portavoce della questura, Sara Castiglione, ha spiegato che il progetto “Non siete soli” è stato avviato “dopo uno studio di quelli che sono stati i fenomeni che si sono verificati più di frequente negli ultimi tempi. Il nostro vuole essere un invito a fargli comprendere effettivamente che anche una semplice telefonata, in un momento di dubbio, al 113 può essere utile a farli stare maggiormente tranquilli. Quello che vogliamo fare è incidere sul condizionamento emotivo dell’anziano su cui agiscono i truffatori”. “Abbiamo cercato – ha detto l’ispettore La Russa – di azionare un tipo di informazione la più diretta possibile e la più vicina ai nostri anziani“.

Foto
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • convegno truffe anziani
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
/
Condividi