Ritardi per il fotovoltaico a Palazzo San Giorgio, il Comune di Reggio perde 1 milione e 140 mila euro

Il Comune di Reggio Calabria perde un maxi finanziamento di 1,1 milioni di euro per i ritardi nei lavori del fotovoltaico a Palazzo San Giorgio, e poi il Pd si lamenta se il governo vuole usare i fondi europei degli enti locali per realizzare il Ponte sullo Stretto...

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Il Comune di Reggio Calabria ha perso oltre un milione e 140 mila euro di fondi FESR/FSE 2014/2020 per due interventi ammodernamento energetico di Palazzo San Giorgio, la sede del palazzo comunale. Lo stesso ente, infatti, con una determina protocollata nella giornata odierna, certifica la perdita del finanziamento per 1.141.832 euro: adesso per completare gli interventi il Comune dovrà attingere ai fondi POC Metro 14/20 (che invece si potevano utilizzare per altro).

I due interventi prevedevano la realizzazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia a servizio degli edifici comunali da posizionale su Palazzo San Giorgio e l’installazione di strutture funzionali alla rigenerazione urbana della città di Reggio Calabria. Erano finanziati rispettivamente con 800 mila e 594 mila euro, ma al 31 dicembre 2023, data di chiusura del programma di finanziamento ai fini dell’ammissibilità delle spese, i lavori sono stati completati soltanto per 147 mila e 105 mila euro, pari al 18% e al 17% di avanzamento lavori. Il rimanente 85% dei finanziamenti, quindi, viene automaticamente revocato e quindi perduto dall’ente, che adesso per completare l’opera attingerà ad altri capitoli di spesa.

E’ l’ennesima défaillance dell’Amministrazione Comunale, ed è particolarmente paradossale che proprio dall’area politica che guida il Comune di Reggio Calabria in modo così incompetente da dieci lunghi anni, si lancino strali contro lo “scippo” (così l’hanno definito!) voluto dal governo Meloni che ha di recente cofinanziato la realizzazione del Ponte sullo Stretto con una piccola parte di soldi prelevati dal Fondo sviluppo e coesione che gli enti locali di Calabria e Sicilia non utilizzano da decenni e perdono irrimediabilmente proprio come dimostra quest’ennesimo episodio tutto reggino: ben venga, quindi, il finanziamento del Ponte sullo Stretto con i fondi europei che gli enti locali del territorio non sono in grado di spendere.

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