Ryanair a Reggio Calabria, Lamberti a StrettoWeb: “adesso dipende tutto da noi, possiamo diventare il porto d’Europa”

Eduardo Lamberti Castronuovo commenta l'arrivo di Ryanair a Reggio Calabria: "vergognose le critiche di queste ore, perchè non le fanno alla vergogna delle piste ciclabili in città?"

StrettoWeb

Eduardo Lamberti Castronuovo è una delle figure di riferimento più importanti di Reggio Calabria, e ai microfoni di StrettoWeb commenta l’arrivo di Ryanair all’Aeroporto dello Stretto indicando la strada per sfruttare al meglio quest’occasione storica: “è una splendida notizia per Reggio, è finalmente l’occasione per aprire la città al mondo. Adesso lavoriamo per riempire questi voli, all’andata e al ritorno: favoriamo gli scambi interculturali, è l’elemento più importante per lo sviluppo civico della città”.

Nella sua analisi, Lamberti è particolarmente brillante: “l’Aeroporto stava per chiudere un paio di anni fa. E’ rimasto per dieci anni senza alcun volo che non sia Roma e Milano, adesso arrivano altre destinazioni, ben cinque internazionali, e ci permettiamo il lusso di criticare pure? Certo, Ryanair arriva grazie all’investimento della Regione Calabria: sono fondi che vengono utilizzati bene! Non è un motivo di critica ma di apprezzamento! Apprezzamento doppio, perchè vengono utilizzati per la nostra città – cosa affatto scontata visti i precedenti – e perchè vengono utilizzati nel modo migliore. Altri enti utilizzano gli stessi fondi per fare le piste ciclabili, alla Regione invece c’è chi li usa per portare i voli internazionali con Ryanair. Fate voi… eppure contro le piste ciclabili non sento tutte queste critiche, se non qualche voce timida e isolata”.

Lamberti è un uomo di cultura e ci tiene a ribadire l’importanza degli interscambi con il resto del mondo: “arriveranno inglesi, spagnoli, francesi, tedeschi, albanesi; arriveranno emiliani, romagnoli, veneti, piemontesi: creiamo momenti attrattivi, creiamo eventi, creiamo collegamenti con i nostri posti più belli. Il volo è solo il mezzo, ma quando arriveranno qui tutte queste persone cosa faranno? E’ la domanda che oggi ci dobbiamo porre, e siamo chiamati a dare una risposta. Serve un’idea di città, anche con la prospettiva straordinaria del Ponte sullo Stretto. Tutta la città si deve mobilitare, ognuno nel proprio piccolo può fare qualcosa, in modo particolare gli imprenditori del settore turistico. Se arriveranno i turisti francesi non dovremo certo offrirgli il formaggio francese, perchè ci riderebbe in faccia! Facciamogli scoprire il bergamotto, i nostri prodotti tipici, facciamogli trovare le autolinee per Pentidattilo, per Locri, Medma, per Chianalea, già tutto organizzato e facilitato. Non facciamo in modo che il turista arrivi all’Aeroporto e – poveraccio, già me l’immagino – non sappia cosa fare. E soprattutto non speculiamo sul turismo: non consideriamo le persone che arriveranno come se fossero dei polli da spennare, se un ristoratore fa 100 coperti deve capire che guadagnerà bene e non dovrà mettere prezzi più alti come magari è tentato di fare se ha solo 10 coperti“.

Lamberti ha grandi idee per il futuro di Reggio Calabria: da imprenditore lungimirante sogna “una città che sia un riferimento nazionale e internazionale importante. Abbiamo l’occasione di Ryanair, ma anche del Ponte sullo Stretto: facciamo in modo che Reggio diventi attrattiva. Penso ai veneziani: c’è il volo diretto da Venezia, facciamogli conoscere Chianalea, la piccola Venezia della Calabria. Sicuramente se ne innamoreranno, è un autentico gioiello e può entrare nei grandi circuiti del turismo nazionale, quello di Roma, Firenze e Venezia. Poi c’è anche il volo diretto da Bologna: possiamo diventare il porto di Bologna, ma anche di Milano e di Torino. Loro per andare a mare devono arrivare quantomeno in Liguria o in Toscana, pagando cifre elevatissime e non hanno a poche miglia nautiche nè Taormina nè le isole Eolie. Invece adesso possono arrivare a Reggio Calabria con pochi euro e potrebbero stanziare la loro lussuosa imbarcazione al porto di Reggio Calabria per andare alle Eolie, a Taormina, a Siracusa e a Cefalù. Poi c’è Berlino: avete idea del clima che c’è a Berlino? Lassù si muore di freddo, invece oggi che è 16 febbraio qui a Reggio siamo a +20°C. I berlinesi verrebbero a svernare, facciamo in modo che abbiano l’accoglienza necessaria per avere le facilitazioni necessarie. E andiamo anche noi a Berlino, il confronto con realtà diverse e lontane ci apre la mente“.

Lamberti conclude: “serve una sinergia virtuosa tra tutti: destra, sinistra, centro. Ognuno di noi può fare qualcosa, utilizzare questi voli e farli utilizzare. E’ questo il nostro compito, non quello di criticare. Se qualsiasi cosa fanno diciamo che non va bene, saremo destinati a morire. Tutti si riempiono la bocca contro questi voli che sono una delle poche cose buone capitate alla città nell’ultimo decennio: ringraziamo chi ha lavorato per questo risultato e rimbocchiamoci le maniche per sfruttare questa grande occasione“.

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