Sanremo in Calabria: la favola Roccella e l’ennesima estate da urlo

Anche quest'anno, il Roccella Summer Festival monopolizzerà l'estate in Calabria: tanti partecipanti di Sanremo saranno nella provincia jonica di Reggio Calabria. L'intervista al Sindaco Vittorio Zito

StrettoWeb

Mi interrompe subito, Vittorio Zito. “Tutto questo è merito del promoter, è una proposta di Ticket Service Calabria. L’evento non è del Comune, che ha solo il patrocinio”. E’ modesto, il Sindaco roccellese, quando lo chiamo al telefono per chiacchierare con lui sul Roccella Summer Festival. E fa bene. Giusti meriti a chi ha organizzato, ma nulla nasce per caso.

Anche quest’anno, la favola Roccella stupirà tutti, come ormai accade da qualche anno. Isola felice, nei mesi estivi, è diventato il punto di riferimento per reggini, calabresi e non solo. Gli artisti italiani migliori e non solo passano dalla Jonica, dal suggestivo e affascinante Teatro al Castello. In questo 2024 sarà un vero e proprio boom, praticamente mezza Sanremo a Roccella: Emma, Annalisa, Il Volo, Mahmood e poi Piero Pelù e Ariete. Ma non è finita e ci saranno da attendersi altre novità. “Sicuramente, ma non posso anticipare nulla”, annuncia il Sindaco di Roccella Vittorio Zito ai microfoni di StrettoWeb.

Sindaco, come nasce l’idea del Roccella Summer Festival?

“Il promoter ha deciso di sposare la nostra idea nel 2020 perché in quell’anno siamo stati gli unici a svolgerlo in piena pandemia. Per questo è stato un gran successo, immediato. E lo stesso è accaduto per il Festival Jazz”.

Il punto di forza?

“Beh, il Teatro al Castello, location suggestiva. Roccella ha una forza attrattiva per chi vuole organizzare concerti, perché si suona in un contesto unico, quello del Teatro alle pendici del Castello. E poi è tutto pronto, è facile montare e anche i parcheggi sono vicini”.

Grandi meriti al promoter, ma se ha scelto Roccella non è per caso. I meriti vanno anche al Comune e alla capacità di aver saputo rendere attrattiva quest’area.

“Il Comune patrocina il Festival con la struttura e con un contributo più che giustificato, ma è Roccella che attira il promoter. Certo, se questo accade è anche perché ci sono i servizi collaterali, dalla pulizia dell’area alla presenza dei Vigili Urbani. Le famiglie sono tranquillissime, anche con concerti targhettizzati più per gli adolescenti. I genitori lasciano i figli là e poi passeggiano sul Lungomare. E’ un altro elemento di successo”.

Sacrifici, lavoro, programmazione. E’ questo?

“E’ frutto di un percorso di crescita culturale. Chi viene a Roccella sa che non avrà mai l’antipatia di nessuno. C’è questo accordo nella quale noi ospitiamo il promoter, che fa questo di mestiere e sa che non ha un’area di esclusivo utilizzo. E poi c’è un’altra cosa che ci fa piacere…”

Prego.

“Quando gli artisti vanno via. Ecco, hanno voglia di tornare”.

L’esempio migliore: Jovanotti e il suo Jova Beach Party.

“Esattamente. Jovanotti è tornato una seconda volta. E, salvo che non decida di andare in Sicilia, chissà che non possa riproporre la spiaggia di Roccella di nuovo nel prossimo tour. Tra l’altro, in quella stessa area in cui c’è stato il suo concerto, cè un mezzo progetto di una grandissima festa in spiaggia. E comunque questa estate non ci sarà solo il Roccella Summer Festival”.

Cioè? Ci dica.

“Ci sarà il concerto di Nick Mason (Pink Floyd) organizzato da Ruggero Pegna. E a luglio si terrà uno stage di danza nella quale ci sarà la Celentano”.

Vede, Sindaco: come dicevo, nulla nasce per caso. I promoter sono bravi, ma ormai gli artisti vengono da voi a prescindere dagli eventi. Scelgono Roccella. Da soli.

“Se penso a quanto accaduto in questo mio mandato… sono successe cose incredibili: il Jova Beach, il concerto di Zucchero, il Festival Jazz con Arbore e Brunori. Jovanotti la seconda volta ha cantato il giorno dopo il concerto di Paradiso. Diciamo che c’è la disponibilità ad assumersi responsabilità con la testa sulle spalle. Gestire 30 mila presenze in due sere non è semplice”.

Rispetto a qualche anno fa, la differenza in estate si nota?

“Consideri che prima c’era uno sforzo enorme dell’Amministrazione per riempire le serate di agosto, adesso chiunque decida di passare le vacanze a Roccella sa che a luglio e ad agosto non andrà solo a mare. E poi ad una esplosione estiva risponde una gestione dell’ente paese-turistico. Ad esempio, noi pensiamo la riviera romagnola sia uguale in estate e in inverno. Sfido chiunque ad andare a Riccione o a Milano Marittima per vedere le realtà in termini di presenze. In Riviera romagnola è normale che rimangano chiusi in inverno, da noi è difficile”.

Ovvio: i vantaggi sono anche per gli imprenditori.

“Come cittadina, noi viviamo tantissimo di turismo di prossimità proveniente dalla città di Reggio Calabria, perché grazie al passaparola Roccella sta diventando un po’ la spiaggia di riferimento per i reggini. E così si iniziano ad affittare le case per periodi più lunghi. Sarebbe semplicissimo però, per tutta la nostra zona, allungare le presenze. Purtroppo abbiamo un’offerta di posti letto inadeguata. Dove vanno a dormire le persone? In Puglia uno di Bologna ci va, qui a giugno non viene. Anche per via dei collegamenti. Stesso problema ce l’ha la Sardegna, anche se lì c’è il turismo nautico”.

A proposito di collegamenti, mi dà l’assist. Ponte sullo Stretto, Alta Velocità e SS 106 potrebbero essere la svolta, anche se non si può ragionare nell’immediato. A differenza invece dei nuovi voli Ryanair da e per Reggio Calabria. Roccella ha accolto bene questa notizia?

“Sicuramente sì, soprattutto per quanto riguarda i vettori aerei. Il problema però è che noi sopravvalutiamo i limiti geografici che abbiamo, abbiamo una limitazione geografica su cui non si può lavorare. La domanda è: chi si sposta per vacanza, teme la distanza in qualche modo? Io credo che tema l’assenza di servizi. Si arriva a Reggio Calabria con Ryanair, ok, ma poi dall’Aeroporto alla Stazione come ci vado? Che treni posso prendere per arrivare sulla Jonica? Noi, esempio, per andare a Francoforte atterriamo allo scalo Francoforte-Hahn, che dista un’ora e venti, come Roma-Napoli, però funziona”.

Quindi lei dice: ok i voli, ma da Reggio a Roccella comunque ci devono arrivare e per questo ci sono poche possibilità.

“Sì, il problema serio non è il collegamento in sé, ma i servizi. Noi siamo una Regione che non dà la possibilità a uno che arriva a Reggio di arrivare sulla Jonica. Le Ferrovie da questo punto di vista potrebbero aiutare, anche perché i nuovi treni ci sono e sono efficienti. Si potrebbe arrivare in 50 minuti da Reggio a Roccella. L’Amministratore del Porto ci faceva notare questo tempo fa: ‘voi avete un Porto che è a un’ora da due Aeroporti’. Per fare un esempio, anni fa l’Assessore ai Trasporti della Giunta Oliverio ha quadruplicato le corse dall’Aeroporto di Lamezia”.

Roccella ormai ha preso il volo, da qualche anno. Quanto però potrebbe crescere ancora se gli altri enti, soprattutto la Città Metropolitana, contribuissero a rendere più efficienti i servizi con la città capoluogo di Provincia, Reggio Calabria, che da ora trarrà per fortuna nuova linfa grazie ai nuovi collegamenti aerei con l’Italia e l’Europa? Che sia da stimolo per tutti, anche questo, perché un’occasione così non si può perdere. E si prenda esempio da Roccella, che ha tanto da insegnare su cosa significhi turismo e su come si possa sfruttare il territorio per trarne benefici.

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