Sanremo, Geolier si “vendica”. E La Russa accusa: “il televoto è un trucco”

Geolier si "vendica" dopo i fischi a Sanremo direttamente da casa sua, a Napoli, coi fan. E intanto La Russa lancia un'accusa pesante

StrettoWeb

Le polemiche non finiscono e, lo sappiamo, non finiranno per ancora qualche giorno. Come ogni anno, Sanremo riesce a portare con sé – oltre ad emozioni, coinvolgimento, risate, opinioni – anche tante polemiche. L’argomento principale, neanche a dirlo, è Geolier, i fischi dopo la sua vittoria di venerdì e il caos televoto dell’ultima sera, con i sistemi intasati.

L’artista napoletano alla fine è arrivato secondo e non ha nascosto un po’ di dispiacere per quanto accaduto in platea, con una parte di Ariston che ha fischiato, mentre qualcuno se n’è anche andato via. Ribadiamo quanto già scritto sabato: i fischi non erano per lui, questo è abbastanza chiaro ed evidente. Geolier non è mai stato criticato o fischiato prima, durante e dopo le sue esibizioni al Festival. E’ stata contestata la decisione di far vincere lui, nata in seguito al televoto.

Eppure il cantante partenopeo, che quantomeno ha allontanato l’ipotesi razzismo, incredibilmente avallata dal solito vittimismo napoletano e non solo (era pieno di partecipanti meridionali, tra cui la stessa Angelina vincitrice), pur non cadendo in provocazioni in questi giorni in pubblico si è lasciato andare a una sorta di vendetta da casa sua. Geolier ieri è infatti tornato a Napoli, accolto dai fan, che sono andati a cercarlo sotto casa per complimentarsi con lui.

Qui, carico ed entusiasta per la loro presenza, ha scelto una linea sicuramente più diretta e meno diplomatica di quanto visto in tv. “Visto che ci hanno fischiato, ora fischiamo noi loro”, ha detto il rapper in dialetto napoletano facendo riferimento al pubblico del Teatro. E così è partito un lungo e assordante fischio, dalla sua bocca e da quella dei fan presenti sotto, seguito da alcuni “buu” di protesta.

L’accusa di Larussa: “il televoto Sanremo è tutto un trucco”

Intanto, tornando al televoto, è pesante l’accusa lanciata dal Presidente del Senato Ignazio La Russa.Il televoto puro è tutto un truccoha detto a Un Giorno da Pecora – dipende da chi compra più call center. So che è possibile che i call center influiscano sul voto. Un call center può fare quello che può fare un intero paesino. C’è chi lo usa di più e chi lo usa meno, non dico che qualcuno l’ha usato, io dico che preferirei un sistema a giuria scelta con i criteri dei sondaggi”.

Secondo La Russa il migliore era “il sistema che si utilizzava una volta, con le giurie chiuse in una stanza che non potevano neanche vedere il video così da poter dare il giudizio solo sulle canzoni: io tornerei a quel sistema lì. Ascoltavano le canzoni e davano un giudizio su queste. Non davano un giudizio sulle frasi più o meno stereotipate che dicono i cantanti. Una al Centro, una al Sud e una al Nord”.

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