Sanremo, il Premio Lucio Dalla, il calabrese Michele Affidato e gli incroci con Mia Martini

Sanremo, anche quest'anno il Premio della Sala Stampa "Lucio Dalla" è realizzato dall'orafo calabrese Michele Affidato: la storia

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Premio Sala Stampa "Lucio Dalla": parla il Direttore Sangricoli
StrettoWeb

Che Sanremo fosse piena zeppa di calabresi, lo scriviamo da giorni. Da ospiti e giornalisti della punta dello stivale alle arance di Ornella Muti passando per il percussionista cosentino Molinaro e gli ermellini della scuola di Catanzaro, mascotte delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. Senza dimenticare lei, da noi definita la “Reg(g)ina”: Loredana Bertè.

Ma non è tutto. I Premi della Sala Stampa “Lucio Dalla”, infatti, sono – anche quest’anno – realizzati dall’orafo crotonese Michele Affidato. A parlare di lui, ai microfoni di Graziano Tomarchio, nel servizio per StrettoWeb, il Direttore della Sala Stampa, Enzo Sangricoli. “Michele ogni anno realizza questi capolavori che le due Sale Stampa consegnano agli artisti più votati. Il nostro, “Lucio Dalla”, è l’espressione di radio, tv, testate, giornali locali”, ha affermato Sangricoli.

Come nasce il Premio Sala Stampa “Lucio Dalla”: quell’incrocio con il Premio Critica Mia Martini

“Tutto è nato negli anni ’90, quando i colleghi si ribellarono perché Mia Martini stava per subire una certa ingiustizia. Il suo pezzo era bello, ma un po’ scartato, così si decise di istituire il Premio della Critica. Da lì nacque il Premio Sala Stampa, intitolato poi a Lucio Dalla dopo la sua morte”, ha aggiunto Sangricoli.

“In Calabria si vive bene, ma dovremmo un po’ svegliarci”

Michele è una persona simpatica e generosa, lo conosco molto bene. Questa estate mi trovavo a Tropea e ho visto sue opere molto belle. Lui rende il pezzo unico, ci mette la testa, l’idea, la progettualità. Mi trasferisco in Calabria, vengo a Crotone, scherza il Direttore della Sala Stampa, prima di chiudere: In Calabria si mangia e vive bene, ma dovremmo un po’ svegliarci e valorizzare il territorio che la natura ci ha consegnato”.

Chi è Michele Affidato: biografia

Michele Affidato nasce a Crotone, cuore della Magna Grecia. Già da ragazzo amava realizzare, con fili di ferro e cuoio, i suoi gioielli artigianali, immaginando di poter creare con le conchiglie del mare della sua città dei capolavori, coltivando nel frattempo in cuor suo una passione: l’arte orafa. Da adolescente inizia ad avvicinarsi a questo mondo, all’età di dodici anni è già a bottega, alternando la scuola al lavoro, pronto ad imparare tutti i segreti di un’arte antica quanto l’uomo; un processo creativo capace di dare vita ad oggetti sempre unici.

Dopo aver appreso la conoscenza e le tecniche di lavorazione, nel 1987 avvia la sua bottega di arte orafa nella città di Crotone, coronando il suo sogno, dando forma e anima ai suoi gioielli tra ideazione, studio e sperimentazione. Dalle riparazioni alle prime creazioni su commissione, nascono così le prime collezioni preziose di Michele Affidato che si fa conoscere e apprezzare per le sue capacità artistiche. Iniziano i riconoscimenti per la sua arte e da lì si rivela un nuovo mondo.

Crea diversi premi per manifestazioni nazionali e internazionali, partecipa a mostre e sfilate di moda, realizzando anche gioielli per personalità del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura e tra i tanti: il Nobel Rita Levi Montalcini, il Nobel Lech Walesa, il Principe Alberto di Monaco, i Presidenti della Repubblica italiana Ciampi, Napolitano e Mattarella. Inoltre autore dei premi di varie rassegne cinematografiche, tra queste: Nastri d’Argento Grandi Serie Televisive, Taormina Film Fest, Marateale – Premio Internazionale Basilicata, Woman in Cinema Awand nell’ambito del Festival del Cinema di Venezia e della Festa del Cinema di Roma, Terre di Siena Film Festival. Nascondi

Con le sue opere sono stati premiati personaggi del gota del cinema mondiale, tra cui: Sophia Loren, Oliver Stone, Richard Gere, Francis Ford Coppola, Nicole Kidman, Willem Dafoe, Christopher Lambert, kabir Bedi. Tra i tanti incarichi ricevuti, spiccano i premi speciali che dal 2010 realizza per il Festival di Sanremo.

Non solo arte, la sensibilità porta il maestro da sempre ad interessarsi per il sociale, arrivando a essere insignito della nomina ad Ambasciatore Nazionale Unicef. Nel corso della sua esperienza artistica, affascinato e appassionato dell’arte sacra, si è dedicato al suo studio, realizzando diverse opere per chiese e autorità religiose. È stato, inoltre, ricevuto in Vaticano numerose volte dagli ultimi tre Pontefici, i quali hanno benedetto alcune delle opere di arte sacra da lui realizzate. Per Papa Benedetto e Papa Francesco ha anche realizzato per entrambi un razionale con i relativi Stemmi Papali.

Tra gli incarichi ricevuti, uno dei più prestigiosi è stato quello di realizzare i nuovi Diademi per l’icona della Madonna di Czestochowa, conosciuta in tutto il mondo e tanto amata da Giovanni Paolo II e successivamente anche I Diademi per l’Icona della Madonna di Czestochowa venerata in USA nel Santuario di Doylestown (Pennsylvania). Altro incarico prestigioso è quello ricevuto dalla CCEE, di realizzare dei bassorilievi in argento raffigurante i Santi Patroni d’Europa nell’occasione giubilare del 50° Anniversario dell’istituzione del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa.

Le opere sono state consegnate a Papa Francesco, al Papa emerito Benedetto XVI ed al Presidente della Repubblica Italiana On. Sergio Mattarella. Nella Bottega del maestro orafo si studiano forme e idee, eseguendo la lavorazione artigianale del prezioso metallo con un processo creativo che coniuga storia e attualità e che spazia dai gioielli all’arte sacra con eguale eleganza e personalità.

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