Il fallimento di Schifani e del Centro/Destra siciliano

Non è mai scoppiato l'amore tra Renato Schifani ed i partiti del Centro/Destra: dalla polemica con Musumeci, allo strappo con Miccichè, dalla fatica sulla legge di bilancio alle due ultime "rappresaglie"

StrettoWeb

Renato Schifani, presidente emerito del Senato, non se la passa bene in Sicilia. Il Centrodestra isolano è in netta crisi e la bocciatura del primo articolo della riforma delle Province è un segnale della spaccatura politica nella maggioranza. Tredici franchi tiratori hanno “distrutto” l’importante che era uno dei punti centrali del programma dell’esponente di Forza Italia. Da rimarcare che, il Centrodestra, si era già spaccato la scorsa settimana con l’affossamento della norma “salva ineleggibili”. Nonostante da Roma si sia cercato di mettere una “pezza” non c’è stata nessuna tregua, anzi la situazione è peggiorata.

Meloni in Sicilia

Non sappiamo la posizione di Giorgia Meloni sulla crisi del Centro/Destra in Sicilia, di certo non crediamo voglia tornare al voto con un Cateno De Luca che proprio ieri ha lanciato il “Comitato di Liberazione”. Una cosa è certa: la visita a Catania del leader di Fratelli d’Italia non ha portato “miglioramenti” alla situazione già abbastanza confusionaria.

Schifani e le varie spaccature

La candidatura di Renato Schifani a presidente della Sicilia ha creato tensioni e polemiche nella coalizione di Centrodestra. Come non ricordare i continui tira e molla con Nello Musumeci, non ricandidato alla guida della Regione e poi ricompensato con la carica di Ministro. Per passare al caos con Miccichè, candidato nelle liste di Forza Italia, eletto e poi fuoriuscito dal gruppo degli azzurri con parole durissime (“con Schifani non andiamo da nessuna parte“). La legge di bilancio? Un “Vietnam” con Cateno De Luca che ha soffiato sul fuoco di una maggioranza fragilissima. Il resto è storia recente.

Il fallimento del Centro/Destra siciliano

Il Centro/Destra siciliano ha nettamente fallito: ha tentato la discontinuità rispetto al Governo Musumeci, ma sta usando gli stessi metodi. Si cercava una svolta ma Schifani e soci hanno commesso gli stessi errori del governo precedente. I siciliani sono estremamente delusi dalle promesse non mantenute da questo governo regionale e dalle troppe polemiche che ne hanno minato il percorso. La maggioranza è sembrata spesso confusa e senza idee, troppo legata alla spartizione del potere piuttosto che al benessere dei cittadini.

Si andrà a votare?

E’ evidente che la situazione nel Centro/Destra siciliano è ormai implosa. Fratelli d’Italia è nettamente distante rispetto a Forza Italia, Lega, la Dc di Cuffaro e l’Mpa di Lombardo. A questo punto bisogna capire se si può trovare una nuova quadra, attraverso magari un intervento da Roma, altrimenti è inevitabile tornare al voto con un Cateno De Luca scalpitante e pimpante.

Niente dimissioni

Renato Schifani ha riunito all’Ars i suoi fedelissimi. Fonti accreditate parlano di un presidente amareggiato ma deciso a proseguire nel suo lavoro, allontanando le voci di ipotetiche dimissioni ma è chiaro che, senza un chiarimento, andare avanti con continue “rappresaglie” è assolutamente complesso.

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