Bonelli shock su Meloni: “occhi vitrei e sguardo inquietante”. Il premier dà lezioni di ironia: “mi copro per non mettergli ansia”

Bonelli accusa Meloni di avere "occhi vitrei e sguardo inquietante", il premier risponde con brillante ironia al leader ambientalista principale oppositore del Ponte sullo Stretto

StrettoWeb

Nuova clamorosa gaffe in parlamento per il leader dei verdi Angelo Bonelli, già protagonista dell’imbarazzante teatrino con il sasso dell’Adige in aula un anno fa per accusare il governo Meloni della siccità. “Non l’ho prosciugato io, non sono Mosè” rispose allora il premier Giorgia Meloni. Nelle ultime ore il siparietto tra i due si è ripetuto, ma stavolta il deputato ambientalista di estrema sinistra che negli ultimi mesi è diventato il leader della lotta politica contro il Ponte sullo Stretto di Messina, ha esagerato invitando il presidente del Consiglio a non guardarlo “con quello sguardo inquietante“, mentre lui l’attaccava.

Oggi, a ‘Un giorno da Pecora’, Bonelli ha rincarato ulteriormente la dose: “Non potevo pensare che Giorgia Meloni reagisse a quel modo“, nascondendo la testa nella giacca, ha dichiarato. Bonelli si è detto stupito dalla reazione del premier: “Non avevo mai visto una cosa del genere, nemmeno quando andavo a scuola….Quello è il Parlamento, io potrei aver detto anche una cosa fuori luogo ma la reazione può essere quella? La foto (di Giorgia Meloni, ndr) non è andata solo sul Wall Street Journal, ha fatto il giro del mondo. E non è un problema solo suo, ma dell’Italia. Rischiamo di fare la figura delle macchiette“. A chi gli chiedeva di definire meglio lo sguardo “inquietante” della premier, ha risposto: “Occhi vitrei che guardavano…gli occhi di una persona evidentemente non interessata a ciò che dicevo ma a derubricarlo“.

Eppure se un esponente di destra avesse parlato di “occhi vitrei e sguardo inquietante” per qualsiasi donna della sinistra, si sarebbe scatenato lo schizofrenico delirio delle femministe con tanto di richiesta di dimissioni. Bonelli, invece, non viene contestato dalle paladine del femminismo che usano il doppiopesismo.

Ad uscirne alla grande, ancora una volta, Giorgia Meloni che dà lezioni di ironia. Anzichè fare la vittima, come avrebbe fatto qualsiasi donna di sinistra, ha risposto in modo sferzante e orgoglioso: “Noto lo scalpore di diversi esponenti dell’opposizione perché alle parole del leader dei Verdi Bonelli rivoltemi in Aula, ‘non mi guardi con sguardo inquietante’, ho risposto coprendomi ironicamente il volto per non destare ansietà al collega“, ha ironizzato allegando le foto degli sguardi e gesti incriminati, di cui evidentemente è orgogliosa. “Non so cosa intendesse con ‘sguardo inquietante’, ma mi scuso con il collega e con chiunque altro possa eventualmente sentirsi intimorito“, conclude Meloni.

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