Caos trasporti nello Stretto, salta l’aliscafo Reggio-Messina: pendolari imbufaliti, “vergogna, che si sbrighino per il Ponte”

Imbufaliti i pendolari hanno contattato StrettoWeb per denunciare l'ennesimo disservizio

StrettoWeb

Altra giornata infernale per i trasporti nello Stretto: questa mattina si sono verificati gravi disservizi al punto che è saltata una corsa degli aliscafi veloci che collegano il porto di Messina con il porto di Reggio Calabria. In modo particolare la corsa in partenza da Reggio Calabria alle 08:50 per Messina non è partita, lasciando a terra centinaia di pendolari e viaggiatori. Ufficialmente, gli addetti della biglietteria hanno comunicato che l’aliscafo non è potuto partire dalle isole Eolie per “maltempo”, ma i pendolari hanno fatto notare come già ieri sera era impossibile effettuare il biglietto online per quell’orario e hanno chiesto come mai – nonostante fossero state impedite le emissioni dei biglietti – non avessero comunicato la cancellazione della corsa. “Il maltempo c’era anche ieri“, hanno risposto gli addetti della biglietteria, mentre le condizioni meteo (e anche meteo marine) sia ieri che oggi sono assolutamente stabili e non impediscono la navigazione degli aliscafi.

Imbufaliti i pendolari hanno contattato StrettoWeb per denunciare l’ennesimo disservizio: “non possiamo viaggiare, perdiamo appuntamenti di studio e lavoro, è un inferno. Sono solo pochi chilometri che collegano due grandi città di 200 mila abitanti, e siamo isolati. Che si sbrighino a fare il Ponte, è l’unica soluzione, potremo viaggiare in sicurezza ogni giorno e in libertà, con i nostri mezzi autonomi o anche se vorremo come pendolari pedonali sul treno tramite la metropolitana di superficie prevista dal progetto. Il disastro di oggi è colpa di chi in passato ha bloccato la realizzazione del Ponte, altrimenti oggi sarebbe già in piedi, e pensare che c’è qualcuno che si oppone ancora oggi… venissero a fare la nostra vita! E’ come se a Roma o Milano la metropolitana si fermasse ogni giorno! In Calabria e Sicilia invece qualcuno vuole che rimaniamo per sempre cittadini di serie B”.

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