Una sconfitta pesante, troppo pesante. Contro una squadra attrezzata, sì, ma che sulla carta sarebbe dovuta essere diretta concorrente. E invece, se l’Avellino lotta per la promozione in Serie B, il Catania è invece clamorosamente invischiato in quella per non retrocedere. Ieri la debacle fragorosa: 5-2. E si era in attesa di capire, come scritto nell’articolo della gara, se la società si sarebbe mossa per trovare delle soluzioni.
Detto, (quasi) fatto. Secondo quanto trapela, infatti, mister Lucarelli sarebbe a un passo dall’esonero. Questo nonostante la grande fatica a liberarlo qualche mese fa, dopo l’addio con Tabbiani, e nonostante il contratto importante. Si attendono aggiornamenti e annunci in giornata, ma la strada sembra ormai segnata. Per il Catania ci sarebbe il terzo allenatore della stagione, una stagione partita con grande entusiasmo e ora rimasta appesa solo alla finale di Coppa Italia Serie C.
Le scuse a fine gara, ma “non perdiamoci in polemiche”
Nel post gara di ieri l’allenatore aveva chiesto scusa: “è doveroso a titolo personale chiedere scusa per questo risultato, anche se è un po’ largo nel punteggio. Così come feci a Monopoli, mi sento di chiedere scusa come Cristiano Lucarelli. Vorrei però che questa manciata di punti la facessimo tutti insieme, anziché perderci nel populismo e nelle polemiche, perché sarebbe davvero un peccato. Se smettiamo di buttare benzina sul fuoco, perché tutti insieme ce la possiamo fare, non vanifichiamo quanto fatto in Coppa Italia. Non voglio dare lezioni di moralismo perché sono l’ultimo che lo può fare, essendo io per primo abbastanza ‘incazzoso’ e uno di pancia. C’è da far succedere in un mese quello che spesso non accade in un anno”.