Pietro Iemmello si racconta. Il bomber e “Re” di Catanzaro è stato intervistato da Sky Sport, nel contesto di una chiacchierata svoltasi tra le vie della città. Quella in cui è nato e quella in cui è tornato qualche anno fa, per portarla in Serie B e poi chissà… Il primo obiettivo l’ha già centrato, a suon di gol. Per il secondo ci sta lavorando, ma anche in questo caso i gol non mancano. “Sto vivendo una seconda carriera, una seconda giovinezza, perché qua ho ritrovato l’entusiasmo, le farfalle nello stomaco che ti fanno rendere al meglio ogni giorno, di allenarti a mille, di sposare una causa che è poi quella della mia città. Gli abbracci di mia figlia, poi, sono la cosa più emozionante che ci possa essere, e fare gol con questa maglia ha un sapore davvero diverso”, afferma l’attaccante giallorosso.
Ma non c’è solo il presente nel suo destino, bensì anche il futuro. Iemmello ha 32 anni, qualche stagione ancora davanti ma anche un orizzonte tutto da scrivere. Come? Magari da allenatore. “Per il mio futuro post campo ho già le idee chiare, mi piacerebbe allenare, ma arrivare a farlo è un’altra cosa”, rivela. E fa un nome. “I miei modelli? Nasco calcisticamente nel Foggia di Roberto De Zerbi, essere allenato con lui ha stravolto il mio pensiero calcistico, ma anche il mio lato umano: un domani, qualora diventassi allenatore, mi piacerebbe ricalcare le sue orme, riuscire a trasmettere quello che ho dentro”.
