Centro Sociale di Sbarre, l’ira degli anziani: “il Sindaco ci lascia per strada, questa struttura l’ha fondata suo padre”

E' bufera per gli anziani del Centro Sociale di Sbarre, zona sud di Reggio Calabria: foto e video della protesta fuori dalla struttura, chiusa

Protesta anziani Centro Sociale Sbarre
StrettoWeb

Non si placa la protesta degli anziani fuori dal Centro Sociale di Via Graziella, a Sbarre, zona sud di Reggio Calabria. La struttura è stata chiusa per lavori senza un preavviso, lasciando a spasso i tanti anziani che con piacere ed entusiasmo frequentavano le attività del centro, occupando con serenità il proprio tempo libero. “Vent’anni di attività buttati via così, senza alcun preavviso. Riapriteci il centro sociale!”, tuonano in una nota.

“Così noi del Centro Sociale di Via Graziella siamo rimasti in mezzo alla strada, da una settimana chiamiamo tutti i giorni responsabili del comune, dirigenti, assessori, i quali continuano a darci appuntamenti e a bidonarci. Il Sindaco ci ha mandato in mezzo alla strada e non ci riceve! L’assessore al Welfare continua a dirci che viene a vedere la situazione: ‘domani sono da voi, oggi sono da voi’, ripete da una settimana, prendendoci solo in giro”, si legge ancora.

Poi la richiesta. Chiediamo di essere subito auditi in commissione politiche sociali alla presenza del Sindaco e dell’assessore al Welfare, gli anziani non possono essere abbandonati! Da vent’anni tutti i giorni il centro sociale ospita oltre cento anziani con attività che sono imprescindibili per la salute degli stessi. Ed i lavori annunciati che hanno portato alla chiusura non sono ancora iniziati, non c’è nemmeno affisso un cartello con nome ditta e durata lavori, nulla di nulla, solo una rete che impedisce l’accesso e molti dei nostri oggetti personali rimasti dentro”.

Riapriteci il nostro centro sociale, le nostre attività non si possono fermare, gli anziani non possono essere abbandonati in questo modo! La nostra protesta continua e non si fermerà, gli anziani non si toccano!”, hanno concluso.

L’intervento dell’ex responsabile

StrettoWeb è andata a raccogliere le testimonianze dei componenti e anziani del centro, che anche questo pomeriggio si trovano a protestare e chiedono risposte. “il centro sociale anziani nasce nel 1993, negli anni ci sono stati vari eventi e vari fondi in aiuto dall’Assessorato, prima con Pensabene e poi con Tilde Minasi, che ci hanno aiutato con dei contributi”, ripercorre la storia l’ex responsabile Carmen Minuto.

“Nel 2010 il Comune non poteva più pagare l’affitto del palazzo di due piani e così c’è stato il trasferimento qui, io ho fatto la richiesta per l’uso del salone della Circoscrizione. I dirigenti si sono confrontati e hanno accettato. Ora questo centro è stato chiuso, dall’oggi al domani. E’ una bella realtà, frequentata da tante persone”.

Carmen Minuto, ex responsabile del centro anziani, ripercorre la storia

La responsabile Tripodi: “ci sono rimasta male, gli anziani hanno bisogno di socializzare”

Gli fa eco la responsabile Annamaria Tripodi: “una settimana fa, mentre io sono venuta ad aprire il centro, viene Musarella Francesco e mi dice, ‘noi abbiamo guardato, non sappiamo con quale diritto voi state qua’. Io ci sono rimasta male. ‘Come con quale diritto, noi siamo in regola?’, ho replicato. Poi è arrivata la dirigente Iolanda Mauro, le ho ribadito che era tutto a posto, lei guarda le carte e dice ‘va bene’. Il giorno dopo, arrivo qua e trovo tutto chiuso”.

“Gli anziani hanno bisogno di socializzare e stare insieme”, aggiunge la responsabile, che spiega come dal Comune ci sia assoluto silenzio. “Dicono che vengono, ci rimandano”. E poi “i cartelli del cantiere non hanno una data di fine. Io chiedo al Sindaco di aprirci questi locali, di non lasciare fuori gli anziani. Gli ricordo che questo centro lo ha fondato suo padre, ha aggiunto.

Annamaria Tripodi, responsabile centro anziani: "hanno bisogno di stare insieme"
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