I cittadini non ci stanno: la chiusura del Centro Sociale di Sbarre torna ad essere discussa in Commissione Politiche Sociali. La seduta di oggi si è aperta con l’intervento di alcuni rappresentanti degli anziani che stanno subendo la chiusura della struttura. “Vent’anni di attività buttati via così, senza alcun preavviso. Riapriteci il centro sociale!”, avevano scritto qualche giorno fa in una nota. Oggi in commissione era prevista l’audizione dell’assessore alle Politiche Sociali, Lucia Nucera.
A parlare per prima è Carmen Minuto, ex responsabile del centro di aggregazione sociale. “Siamo in via Graziella dal 2014 – racconta – a seguito di un protocollo di intesa con il comune. Le nostre attività si svolgono da lunedì a venerdì. Ci teniamo a tornare lì dove abbiamo le nostre foto, i nostri ricordi – dice la signora Minuto –. Vogliamo fatti perché le promesse se le porta il vento. Aiutateci a continuare il nostro percorso!“, chiede agli amministratori presenti.
La politica non sa cosa fanno i dirigenti (siamo alle solite…)
A rispondere è il consigliere di maggioranza Giuseppe Marino, con affermazioni che lasciano di stucco e, per l’ennesima volta, fanno comprendere come l’amministrazione reggina abbia un problema con il rispetto dei ruoli. E soprattutto come la giunta non sappia farsi valere di fronte ai dirigenti degli uffici tecnici. Oppure, ci troviamo di fronte al solito scaricabarile, come nel caso delle piste ciclabili.
“Apprendo oggi la questione – dice Marino –. C’è la ferma volontà dell’amministrazione di favorire l’incontro e la socialità. Ma dovete diffidare da coloro che vi fanno venire il dubbio. Io ancora non ho letto le carte, ma lo farò per capire cosa vi è stato notificato. Sicuramente né l’assessore Nucera, né io, né il sindaco sapevamo nulla di cosa è stato notificato“. Forse, e qui Marino peggiore ulteriormente la posizione dell’amministrazione, “perché notificato da una dirigente che non ha coinvolto la politica. Su quel sito c’è un finanziamento importante per ristrutturazione. Ora leggiamo le carte e troviamo una soluzione“, prova a tranquillizzare il consigliere.
“Si cerca una situazione tampone fino al termine dei lavori, una sede dove continuare le attività – ha spiegato poi il presidente della commissione, Giovanni Latella -, perché non si possono fermare”. Sul punto è intervenuto il consigliere della Lega Mario Cardia, che da tempo ha preso a cuore la questione del centro anziani: “è una vicenda che va avanti da quasi un mese ed è paradossale che Marino lo apprenda adesso. Gli anziani si sono ritrovati buttati fuori da questo edificio. E’ necessario trovare soluzione immediate, come ad esempio verificare se c’è la possibilità che almeno in orario pomeridiano possano entrare, dato che ci sono oggetti personali dentro. Attualmente i lavori non interferiscono con sala che usavano“.
“Noi facciamo fatti – chiosa ancora Latella -. Vorrei capire se si cammina a comparti stagni o insieme“. Sul punto è intervenuto Armando Neri sottolineando che “quando facciamo opposizione proviamo a farlo in modo costruttivo nei confronti dei cittadini, perché le attività svolte in quel centro hanno un alto valore sociale. La circostanza in cui si è verificata la chiusura però è paradossale: la parte politica non sa cosa fa la parte amministrativa. Sarebbe stato meglio intervenire in modo preventivo, ragionando per tempo prevedendo in anticipo una soluzione alternativa e successivamente intervenendo sulla struttura, invece si è disposta nottetempo una chiusura senza preavviso“.
Domani il confronto tra politica e dirigente
“Domani verrà ascoltata la dirigente Mauro (che si è occupata della chiusura, ndr) – ha annunciato Latella –. Dobbiamo capire perché non sono stati informati sindaco e assessore“. Massimo Ripepi, presa la parola, sentenzia: “a mio avviso siete i soliti scoordinati tra politica e burocrazia. Vorrei chiedere all’assessore come considera una dirigente che fa queste azioni senza chiedere alla politica. Noi ci troviamo di fronte ad un protocollo ormai fisso di questa amministrazione, fatto di scoordinamento tra politica e burocrazia“.
Per Marcianò e Zimbalatti è necessario capire e ricostruire lo stato dell’arte, se sono intervenuti i Vigili del Fuoco, oltre che sentire la dirigente. Anche perché, “se la zona è cantierizzata ci potrebbero essere rischi in caso di frequentazione dei cittadini“.
Giovanni Latella avanza a quel punto la proposta di una struttura in via Pio XI, ma una rappresentante degli anziani afferma con sicurezza che “non verrà nessuno, è troppo lontano, noi siamo tutti anziani”.
Nucera: “ho saputo tutto dalla stampa”
E anche l’assessore Nucera conferma le tesi dei colleghi: “quello che è successo l’ho saputo dalla stampa. Il settore politiche sociali non ha nessun servizio all’interno della struttura. Siamo nelle condizioni di attivare un altro immobile individuato nel quartiere, ma bisogna fare dei lavori perché è chiuso da anni. Quindi ci vuole tempo“. La consegna dei lavori dell’attuale struttura è prevista per fine maggio, ma noi “nell’arco di una settimana troveremo un altro immobile. Devono però essere riattivate le utenze perché sono immobili chiusi“, spiega Nucera.
“Siete abusivi”
Un’altra rappresentante degli anziani del centro racconta poi la dubbia modalità in cui è stata loro notificata la chiusura: “la dirigente ci ha detto qua siete abusivi!“, racconta. Sul punto interviene il consigliere di maggioranza Giuseppe Cuzzocrea, evidenziando la gravità del fatto e, implicitamente, anche dell’operato della sua parte politica in consiglio comunale: “E’ grave che non sapevamo noi come politica che un dirigente chiude una circoscrizione e un centro. Né assessore né sindaco sanno niente. Vuole dire che a casa nostra ognuno è libero di fare ciò che vuole“.
Concorda Latella: “si devono prendere provvedimenti, chi non ha ottemperato alle proprie responsabilità subirà i provvedimenti dell’ufficio“.