E’ una serata di terrore a Cosenza per quella che doveva essere soltanto una festa di sport ma che i soliti balordi hanno trasformato in un incubo per centinaia di persone. Dopo la fine della partita Cosenza-Catanzaro che ha visto gli ospiti trionfare per 0-2 e lanciarsi nelle zone altissime della classifica, sono esplosi feroci scontri tra i tifosi (non è chiaro se del Cosenza o del Catanzaro) e la Polizia. Gli scontri si sono verificati all’uscita dello stadio Marulla e in altre zone della città, in modo particolare a Quattromiglia di Rende da dove arrivano immagini particolarmente inquietanti nel video a corredo dell’articolo.
Proprio intorno al centro commerciale Marconi, infatti, ci sono state aggressioni e inseguimenti tra gli ultras e gli agenti della Polizia. Disordini anche allo svincolo autostradale di Cosenza Nord, dove i tifosi del Catanzaro sono scesi dai pullman con spranghe e bastoni per attaccare la Polizia. Almeno un dirigente della Questura è stato ferito in modo serio alla testa, ma sono diversi i poliziotti contusi. Numerosi i tifosi arrestati. Secondo alcune testimonianze, sarebbero stati i tifosi del Cosenza a tendere un’imboscata ai supporters catanzaresi bloccando i pullman e costringendoli a scendere per combattere e da lì si è innescato tutto il caos. Per accertare la dinamica dei fatti bisognerà attendere tutte le opportune verifiche.
Grande paura al McDonald dove i violenti delle tifoserie hanno compiuto alcune aggressioni nei confronti di famiglie che erano totalmente disinteressate al calcio e stavano semplicemente cenando insieme ai bambini. Gli agenti della Polizia hanno dovuto utilizzare i lacrimogeni per allontanare i violenti. I tafferugli hanno paralizzato il traffico in tutta l’area di Rende. Decine di automobili sono state distrutte nei pressi del centro commerciale Marconi.
Granata: “sono solo dei delinquenti che vanno arrestati”
“La violenza dei tifosi allo stadio è un fenomeno che preoccupa molti appassionati di calcio e che può avere conseguenze negative sia per gli sportivi che per gli spettatori. Per contrastare questa situazione, esiste una misura chiamata Daspo, che consiste nel tenere lontano dagli impianti per un periodo di tempo i tifosi che non sanno cosa sia guardare una partita in modo civile. Il Daspo viene deciso dal questore territorialmente competente dietro la segnalazione delle forze dell’ordine e può essere applicato per un periodo che va da uno a cinque anni”. Lo dichiara il Presidente dell’associazione Legalità Democratica, Avv. Maximiliano Granata.
“Inoltre, la società sportiva ha la possibilità di chiedere e di ottenere a chi crea dei problemi di ordine pubblico allo stadio un risarcimento del danno. Gli scontri al Mcdonald’s di Cosenza che messo in pericolo bambini e donne è un atto gravissimo, Questi sono solo dei delinquenti che vanno arrestati, Applicare subito il DASPO per cinque anni”, conclude Granata.