Dossieraggio, è bufera su De Raho: chieste le dimissioni. Faraone: “inopportuno in Antimafia”

Federico Cafiero De Raho è nell'occhio del ciclone dopo il caso dossieraggio scoperto dalla procura di Perugia: chieste le dimissioni dall'Antimafia

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Questi del M5S sono grandi esperti in conflitti d’interesse, naturalmente sempre solo quando non riguardano loro. Nessuno del Movimento si accorge della macroscopica inopportunità della partecipazione di Cafiero De Raho alle sedute della Commissione Antimafia sull’inchiesta dossieraggio?”. A scriverlo su X è il parlamentare di IV Davide Faraone.

“Visto che lui non mostra alcuna sensibilità al riguardo, nessun “sacerdote” della correttezza e della moralità gli suggerisce di lasciare, soprattutto dopo le dichiarazioni del Pm Antonio Laudati che afferma che l’ex Procuratore Antimafia era al corrente di tutto? Magari potrebbe rimettere piede in Commissione come persona da ascoltare, non certo come componente visto che direttamente coinvolto nell’inchiesta“, conclude Faraone.

Dossieraggio: Bicchielli (Nm): “Laudati chiaro, De Raho si dimetta da commissione Antimafia”

Dopo le dichiarazioni del magistrato della Direzione nazionale antimafia Antonio Laudati, che sostanzialmente dice di aver agito nelle sue attività di indagini sotto il pieno controllo del Procuratore nazionale antimafia di allora, Federico Cafiero De Raho, riteniamo che sia opportuno che l’on. De Raho si dimetta dal suo incarico di vicepresidente e di membro della commissione Antimafia“. Lo dichiara il deputato Pino Bicchielli di Noi moderati, membro della commissione Antimafia.

Quando si abbandona il ruolo di magistrato per farsi eleggere dal popolo al Parlamento, bisogna ricordarsi che l’opportunità politica è essenziale per poter svolgere al meglio questo lavoro. Così inoltre non farebbe altro che seguire le indicazioni da sempre date dai vertici del Movimento 5 Stelle, che in più occasioni hanno dichiarato a gran voce, nelle piazze e nelle aule, sull’opportunità che proprio in queste occasioni i politici si debbano dimettere dal proprio ruolo“, conclude Pino Bicchielli.

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