“‘Pasquale Striano ha evidenziato le notevoli doti di riservatezza e di lealtà, oltre all’elevata preparazione, disciplina e senso del dovere, con un ruolo fondamentale nelle attività pre-investigative’. Così parlò Federico Cafiero De Raho nel redigere, in quanto procuratore Antimafia, delle note di valutazione relative al luogotenente Striano, l’esponente della Guardia di finanza che si è reso protagonista di vicende inenarrabili. Questo è il modo con cui Cafiero De Raho ha vigilato su Striano, che a tratti dice di non conoscere.
Benché lo stesso Striano sia stato distaccato per anni a Reggio Calabria ed abbia svolto indagini in ambito di processi affrontati dalla procura di Reggio Calabria, all’epoca diretta da Cafiero de Raho. Non l’ha visto a Reggio Calabria, non lo ha visto alla procura Antimafia, però ha scritto di Striano lodi fantasmagoriche. E Cafiero de Raho fa ancora il vicepresidente della Commissione antimafia e partecipa alle attività di verifica sullo scandalo che ha travolto la Procura nazionale antimafia minandone la credibilità?“. E’ quanto dichiarato in una nota dal senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, componente della commissione Antimafia.
“Quella istituzione voluta da Falcone è fondamentale per la tutela della sicurezza e della legalità. Ed è stata, ahimè, gestita in questa maniera. Dagli Striano, lodati da Cafiero de Raho. Vuole rimanere in commissione Antimafia e partecipare a quelle riunioni? Allora vuol dire che andrà incontro ai giudizi severi e reiterati, che non rinunceremo ad esprimere in Commissione antimafia e nel Parlamento. I presidenti di Camera e Senato penso abbiano gli elementi per valutare questa palese e grave incompatibilità. Sulla quale non abbiamo nessuna intenzione di tacere“, conclude Gasparri.