Dossieraggio: i rischi di sicurezza internazionale e il ruolo dell’Antimafia

L'inchiesta dossieraggio potrebbe implicare problemi di sicurezza internazionale: per ora sarà l'Antimafia ad occuparsene

StrettoWeb

L’inchiesta dossieraggio preoccupa. Dopo che il vaso di Pandora dei dossier sui personaggi politici e non solo è stato aperto, ciò che ne è emerso è un quadro quanto mai allarmante che mette a rischio la stessa democrazia, ma che potrebbe dare finalmente uno scossone ad un “metodo” vetusto che, nel nostro Paese, dovrebbe essere rivoluzionato fin dalle fondamenta.

E’ sicuramente un fatto molto grave sul quale occorre fare piena chiarezza. Costituisce un pericolo in sé, per quello che è stato già fatto. E anche un campanello d’allarme su quello che potrebbe avvenire in futuro. Noi non sappiamo esattamente a chi siano state passate queste informazioni e tantomeno il perché. Senza dimenticare che ci può essere una questione di sicurezza internazionale. Ad oggi, possiamo ritenere verosimile che i mandanti siano italiani“. Così il capogruppo di Fdi al Senato, Lucio Malan, in un’intervista a Il Tempo.

E sui mandanti Malan avanza qualche ipotesi: “Qualcuno che ha interesse a destabilizzare e screditare, o in qualche caso a ricattare, delle persone. Di sicuro la finalità non è quella di scoprire reati perché quello è un compito che tocca alle procure, alla magistratura e alle forze di polizia. Se su quelle persone non sono state avviate, sulla base di quei dati, azioni giudiziarie è perché reati non ce n’erano. Dobbiamo fare piena chiarezza e vedere come vengono fuori nomi un po’ per volta. Speriamo di avere al più presto un quadro completo e capire tutti i dettagli“.

La commissione d’inchiesta

Su un’eventuale commissione parlamentare d’inchiesta, invece, Malan precisa che “la commissione antimafia si è subito messa al lavoro, guidata dal presidente Colosimo. Penso che sia uno strumento che deve continuare a lavorare. Se poi gli sviluppi saranno tali da non poter più essere gestiti, si vedrà. Finché non abbiamo il quadro completo non possiamo sapere ma dobbiamo essere tutti preoccupati e volere l’accertamento della verità. Trovo inquietante aver visto alcuni, anche esponenti politici, difendere questo sistema facendo poi marcia indietro. La prima voce del Pd fu quella di Ruotolo che difese questo sistema“, ha concluso Malan.

Dossieraggio, D’Attis (FI): “commissione Antimafia legittimata a proseguire il lavoro”

Da più parti sono stati avanzati dubbi sul fatto che sia proprio la commissione Antimafia ad occuparsi dell’inchiesta sul dossieraggio. Giorgia Meloni e Antonio Tajanihanno confermato che la commissione Antimafia è legittimata a proseguire il lavoro anche politicamente. D’altronde, è stata la commissione stessa ad essere stata interessata dai Procuratori Melito e Cantone, che è titolare dell’inchiesta, per essere stati auditi. Il 22 marzo iniziamo con l’audizione della Guardia di Finanza. Sicuramente quello della commissione Antimafia non è un binario morto“. E’ quanto dichiarato in un’intervista a Tg2 Italia – Europa dal deputato di Forza Italia e vicepresidente della commissione Antimafia, Mauro D’Attis.

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