Come immaginiamo l’estate 2024 a Reggio Calabria? Sicuramente speriamo sia diversa dalle ultime, e soprattutto dall’ultima. Ci aspettiamo flotte di fuori-sede e turisti, una città pulita e accogliente, i cantieri terminati e disponibili a chiunque, attività commerciali fiorenti, contente e piene zeppe di persone. Ecco, questo è quello che speriamo. Ma non che immaginiamo. Purtroppo.
Troppo forte la ferita della scorsa estate, in cui persino nel periodo clou di luglio e agosto la Via Marina non pullulava certo di persone, come invece accadeva in passato e come ci si poteva e doveva aspettare. Inutile stare ad elencare i motivi e piangerci addosso. Non è questa la sede. Sicuramente, rispetto allo scorso anno, ci sarà una grande novità, da sfruttare, che ci potrà far guardare tutto con un occhio più ottimistico: i possibili turisti internazionali provenienti dall’accordo e dai nuovi voli Ryanair. Questo significa non vedere più qualche turista sparso, ogni tanto, o concentrato in agosto per guardare i Bronzi e andare via. Questo significa ben altro, ma solo se si fanno le cose per bene, come scritto più volte e in altri articoli.
Detto ciò, se la nostra può essere immaginazione o speranza, quella di Falcomatà è un po’ meno, qualcosa che dalle parole si può provare a tradurre in concreto. Difficile? Lo vedremo. Il Sindaco di Reggio Calabria ieri ha parlato per quasi due ore a Radio Febea, affrontando argomenti che volgono lo sguardo anche a questa estate. A voler fare i cattivi, ma realisti, non va comunque bene: ad oggi, metà marzo, non si dovrebbe parlare, immaginare, progettare, ma si dovrebbe essere già a un punto finale, con gli annunci di programmi ed eventi. Come accaduto a Roccella Ionica.
E invece qui siamo ancora a parlare, pensare, immaginare, progettare. “Faremo qui, faremo lì, vediamo, forse, attendiamo”. E siamo alle solite. Anche il programma dell’estate reggina farà la fine di quello di Natale e Carnevale? No, non sarà così, non possiamo pensarlo, ci rifiutiamo di immaginarlo.
I lidi apriranno prima, ma…
Nella testa di Falcomatà c’è una novità importante, diversa rispetto agli ultimi anni e che ben si collima con l’arrivo dei turisti già dalla Primavera: vuole aprire i lidi sul Lungomare prima del tempo solitamente previsto. “I lidi partiranno un po’ prima, ma ci dobbiamo responsabilizzare: quando smontano non devono lasciare lo schifo, i legni, i chiodi, le palme e le piante tagliate e accatastate. I chioschi idem, non si devono estendere fuori, mettendo i cuscini sulle panchine. Non ci può essere una gara a chi fa la musica più alta o le birre più basse, perché sennò i freni inibitori si abbassano e si verificano le risse. La discoteca lasciamola alle discoteche, i lidi devono fare i lidi”, ha detto.
Dunque: i lidi apriranno prima, ma dovranno fare i lidi, quindi offrire servizio di ombrellone e cibo/drink di giorno ed eventi di sera/notte che non siano musica a palla e birre quasi gratis. Questo nella sua testa, ripetiamo: fattibile? Dubbi, ma si può lavorare. Altro annuncio è quello sulla manutenzione stradale: 38 milioni di euro, ha detto, sono stati investiti in tre anni per rifare le strade. I cittadini non vedranno più voragini? Tutto da verificare.
I turisti, l’area dello Stretto e le navi da crociera
Il passaggio sui turisti, seppur molto parzialmente, il Sindaco lo rivela parlando di Messina e dell’Area dello Stretto. “Col Sindaco di Messina c’è un ottimo dialogo. Ci dobbiamo muovere insieme per l’Area dello Stretto, a partire dalla mobilità. Lunedì a Roma c’è stato un incontro con Italo e il Presidente Montezemolo, che sta presentando una nuova serie di bus a lunga percorrenza. Ho proposto un incontro a Reggio chiedendo la possibilità di una loro postazione all’Aeroporto di Reggio Calabria. L’idea è trattenere i turisti il più possibile qui. Cerchiamo di dargli delle occasioni per rimanere, non solo per i Bronzi e la passeggiatina. Vogliamo chiedere loro di collegarsi con Messina e le Isole Eolie”. Entusiasma, senza dubbio, questo annuncio: “La città è pronta ad accogliere i turisti. Arriveranno anche cinque navi da crociera, alcune sosteranno anche di notte”.
Cosa esce fuori da tutto questo? Escludendo Ryanair e le navi da crociera – su cui tuttavia c’è da lavorare, perché questo non basta – esce fuori che anche questa volta non si percepisce programmazione. Che anche questa volta non si conosce il destino dell’estate in una delle città più belle d’Italia in quel periodo, né tantomeno gli eventi in programma o gli artisti presenti. Non si conoscono i tempi di chiusura di alcuni cantieri “secolari”. Non si sa che ne sarà della questione rifiuti, anche perché Teknoservice ha salutato, Ecologia Oggi ancora non è arrivata e la raccolta è pure ferma in alcune zone della città. Sul fronte turisti e collegamenti, a parte qualche iniziativa singola (Starbus), poco si è visto ancora.
Serve pazienza? Ormai quella non c’è più, i cittadini l’hanno persa da tempo. Non resta che affidarsi alle iniziative di qualche privato o imprenditore, sicuramente più lungimirante di chi dovrebbe avere una visione di futuro. Certo, non sappiamo come immaginano loro l’estate 2024, ma sicuramente sperano. Un po’ come tutti…