Per le elezioni europee Stefano Bandecchi ha presentato la lista di Alternativa Popolare. Sarà capolista in tutte le circoscrizioni tranne che al centro, dove correrà il magistrato Luca Palamara. L’ufficializzazione del progetto è avvenuta a sala Capranichetta, a due passi da Montecitorio. Presente anche il Consigliere reggino Massimo Ripepi, come si può vedere dalle foto a corredo dell’articolo.
“Noi prediligiamo gli intelligenti. Chiedo scusa alle donne, io posso candidare anche un cammello se è intelligente”, ha esordito il Sindaco di Terni rispondendo a chi gli chiedeva come mai fossero presenti poche donne. “Non credo nelle quote rose. Mia mamma e mia sorella sono intelligenti, credo che le donne siano intelligenti”, ha aggiunto. Le domande ruotano anche attorno alle sue parole di questi mesi sulle donne. “Io sono equilibrato non un moderato. ‘Moderato’ è una parola che mi fa schifo – sottolinea – non ho fatto il prete ma il militare e voglio essere un rivoluzionario di centro”.
“Noi siamo qui oggi per cominciare a scrivere l’alternativa a una cattiva politica europea. Bandecchi camminando tra i nani aveva qualche problema: spieghi 50 volte una cosa a una persona e non capisce, non è in grado di fare quella cosa. È successo con tutti. Bandecchi è uomo di politica e uomo d’azienda. Bandecchi non sa tutto ma si documenta. I nostri 76 eurodeputati oggi lavorano per la Cina, gli Stati Uniti, la Germania, la Francia, la Spagna. Io conto di mandarne almeno cinque in Europa, a fare squadra per l’Italia con gli altri di destra e sinistra. Noi saremmo il catalizzatore di coloro che metteranno insieme tutti gli onorevoli a parlare dell’Italia”.
Cita Olivetti e Craxi. “Per fare impresa non servono i soldi, ma fantasia, coraggio e resilienza. Non sarai amato da tutti ma farai del bene a tutti, produrrai ricchezza. Noi italiani rappresentiamo il massimo dello schifo verso i ricchi. Se ammazzi e mangi i genitori va bene, ma se fai i soldi ti odiamo. Questo cambiamento viene garantito da Stefano Bandecchi che di mentalità ne ha tanta e di coraggio ancora di più. Bandecchi fa un po’ di paura al sistema. Non è invitato in tv, va bene solo quando fa la scimmietta. Bandecchi ha creato un impero e anche un altro impero da un’altra parte: lo tiro fuori tra un paio di mesi e vedrete che sono seduto sopra un’altra miliardata”.
“Salvini demenziale”
“Le parole di Salvini sulle elezioni in Russia? Le ho trovate demenziali. Tajani mi sembra sia stato invece equilibrato. E ha fatto bene a puntualizzare che la politica estera la porta avanti lui. Io sto con l’Ucraina. Non sto con i russi e la farsa delle elezioni mi preoccupa molto. Credo in un esercito europeo e nel riarmo dell’esercito italiano”, ha aggiunto.
L’attacco a Repubblica: “è immondizia nemmeno buona per accendere il fuoco”
“Da La Repubblica una marea di bischerate scritte da un giornale che era grande quando fu creato da Scalfari, ma che oggi è immondizia nemmeno buona per accendere il fuoco. Sono disponibile a spiegare al giornalista tutte le puttanate che ha scritto. Io non sono un cammello ma un essere umano. Chi ha scritto è un ignorante perché ignora la realtà dei fatti, ma possiamo dargli una educazione. Le università servono per questo e abbiamo un corso di giornalismo”, ha detto in merito ad alcuni articoli sull’Università Telematica Nicolò Cusano che ha fondato.
Né a destra né a sinistra, “noi siamo normali – assicura – siamo capitani coraggiosi. Sarà difficile raggiungere il 4% – ammette – ma ce la faremo, credo che saranno altri a restare fuori. In tre anni e mezzo prenderemo oltre il 40% e faremo noi il governo, aggiunge prima di chiudere con una battuta, affacciandosi al finestrino dell’auto: “voglio dire una frase che non ha mai detto nessuno… vincere e vinceremo!”.
Luca Palamara: “ecco cosa mi ha incuriosito di Bandecchi”
Poi prende la parole Luca Palamara, che afferma: “mi ha incuriosito il personaggio Bandecchi – racconta l’ex presidente dell’Anm – il suo rapporto diretto con i cittadini, di chi non si accontenta del pensiero unico. Io sono qui per rompere lo schema del perbenismo e dell’ipocrisia e cogliere le vere istanze dei cittadini. È un progetto nuovo, ambizioso, provocatorio”.